Evidentemente aveva ragione il Financial Times quando, nei mesi scorsi, paventava la possibilità d’un ritardo nella produzione dei nuovi chip Ivy Bridge. Durante la consueta conferenza dedicata ai risultati fiscali per il primo trimestre fiscali, infatti, lo stesso CEO di Intel Paul Otellini ha confermato che per gli ultrabook -e quindi, tecnicamente, anche per i MacBook Air– se ne riparla almeno dopo giugno.
Il problema non è di poco conto:
Le prime versioni di Ivy Bridge che consegneremo sono quelle quad-core. Mentre il secondo lancio di prodotto sarà dedicato ai dual core, ovvero quelli dedicati ai notebook mainstream.
Questo lunedì arriveranno i quad-core, quindi, ma i dual core destinati agli ultrabook come il Dell XPS 13 o gli HP Envy non li vedremo prima del prossimo giugno; difficile ipotizzare se le cose per Apple andranno diversamente. Sin dal del suo debutto, infatti, il MacBook Air ha sempre goduto d’un trattamento di privilegio rispetto alla concorrenza, riuscendo ad accaparrarsi chip e attenzioni esclusive.
Va’ a sapere però se anche stavolta le cose andranno così. L’impressione è che Intel non sia semplicemente pronta a causa dei nuovi processi produttivi, e questo induce a credere che verranno aggiornati prima i MacBook Pro da 15″ e forse da 17″ e solo molto più in là quelli da 13.”
La priorità, in ogni caso, questa volta va al mondo Microsoft. Lo sottolinea Otellini:
Il nostro cambiamento più grande, e quello su cui ci stiamo veramente focalizzando, è di essere pronti per il lancio di Windows 8 con quantità sufficienti di ultrabook col supporto al touch.
Tant’è che sono attualmente in fase di sviluppo un centinaio circa di nuovi modelli tra i diversi produttori; come dire, aspettatevi un’armata di gingilli con prezzi compresi tra i 699$ e i 1.299$ potenzialmente in grado di dare del filo da torcere al supersottile di Cupertino. Al netto di eventuali innovazioni sulla linea, ovviamente.