La quiete dopo la tempesta. Sulla scia emozionale dello scandalo sulla privacy che ha travolto Apple con una class action e una potenziale verifica da parte dell’FTC, gli sviluppatori di Path -gli stessi del peccato originale, finiti poi alla graticola nell’ufficio di Cook– hanno aggiornato la propria app per iOS modificandone profondamente il funzionamento. E d’improvviso spariscono le violazioni.
Path 2.1.1 continuerà a caricare online la rubrica degli utenti, ma esclusivamente dietro esplicito consenso, e comunque in forma ridotta, crittografata e anonimizzata:
Prendiamo molto seriamente la privacy e la sicurezza, e crediamo che i tuoi dati meritino di essere ben protetti. Ecco perché, col rilascio di Path 2.1.1, stiamo migliorando la nostra sicurezza avvalendoci della crittografia basata su algoritmi di hash per i dati di contatto, che quindi vengono oscurati; ciò riguarda cognomi, numeri di telefono, indirizzi email, contatti Twitter e ID Facebook. Raccogliamo questi dati per connetterti con quanti sono ti sono vicino.
L’update è arrivato a breve distanza dalle scuse ufficiali della società, tributate agli utenti in seguito allo scoppio del caso. Una perniciosa novità che ha costretto Apple -ma anche Google, Microsoft etc.- a prendere seri provvedimenti, con controlli più severi all’interno dei rispettivi OS mobili.