Pensando a Leopard - Valutazioni su quanto già è noto

Pensando a Leopard - Valutazioni su quanto già è noto


Pensando a Leopard – Valutazioni su quanto già è noto
di Carlo Filippo Follis

Questo articolo viene scritto sulla base di capacità intuitive che integrano quanto Apple ha già rivelato del suo nuovo OS X 10.5. Come sempre prevarranno le valutazioni da D-User.

Premessa

Personalmente attendo con ansia l’uscita di Leopard che, per alcuni versi, è forse la release più vicina al D-user. Tanto più se crescerà con i suggerimenti utili ad aumentarne maggiormente l’Usabilità.

Accessibilità

Quanti OS al di fuori di Apple OS X mettono fra le maggiori peculiarità della uscente release l’Accessibilità? Apple lo fa! Mostrando attenzione, lungimiranza e capacità imprenditoriali.

Per quanto è dato sapere la rivoluzione sull’Accessibilità albergherà in Voice Over che grazie ad innovazioni tecnologiche pare sia in grado di gestire un perfetto output audio a supporto di soluzioni avanzate e flessibili.
L’applicazione si propone come non mai per il soddisfacimento delle esigenze dei Disabili sensoriali. Tutto è stato puntato sull’output, c’è da augurarsi che ci si avvicini sempre più alla gestione dell’imput vocale.
Non mi è possibile aggiungere altro prima dell’uscita di Leopard, rischierei di dar vita a fantasie senza fondamenta … È invece opportuno ricordare che da tempo su Mac la voce può molto tramite iListen distribuito da Active ed al quale voglio dedicare uno speciale che per vari motivi slitta da troppo tempo. Vi ivito, nell’attesa, a leggere gli articoli già scritti su iListen.

Spaces

Soluzione di eccellenza!

Spaces è l’interpretazione evoluta di Apple per quanto concerne gli SpacesWorks in ambiente Linux. Con Spaces potrete avere quante aree lavorative volete. Non avrete più un video, ne avrete tanti quanti decidete siano utili.
La preziosità dell’unità di misura pixel è nota a tutti, ancor più al D-User che passa con più difficoltà da una finestra all’altra tanto più quando le applicazione aperte sono molte e magari ricche di palettes. Credetemi quando affermo che Spaces è da provare per comprenderne la comodità. Attraverso qualche esempio pratico conoscerete le peculiarità di questa applicazione.

Pannello delle Preferenze di Spaaces

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Come potete notare le Preferenze di Spaces sono inserite della finestra di Exposé che ora è condivisa proprio come gli angoli del video. Con F8 si richiama Spaces che mostrerà le proprie aree come le avrete impostate. Un bottone vi conduce alle più specifiche Preferenze di Spaces.

Spaces - Pannello Preferenze ed impostazioni specifiche

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Ed eccoci di fronte all’ambiente dove potremmo definire le condizioni di default, quelle del nostro modo di organizzarci il lavoro. sarà possibile scegliere il numero di Spaces come anche il numero di colonne su cui distribuirli. Avremo la possibilità di definire quali applicazioni verremo far aprire in un’area anziché un’altra. come anche definire la navigazione attraverso i tasti. Quest’ultima è di una comodità incredibile.

Space però stupisce durante l’uso pratico, quando magari ci si dimentica di lui come applicazione, ma lo rendiamo presente ed attivo con la nostra navigazione. Partiamo ancora una volta dall’immagine, la seguente.

Come si mostrano gli Spaces richiamati

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Questo è ciò che vedrete premendo F8: gli Spaces impostati e relative applicazioni distribuite. Nell’area di destra ho iChat con il suo elenco contatti come anche Safari perché volevo vedermi Norisberghen.it con il nuovo browser. A sinistra ho Mail, dovendo rimanere su Mail per scrivere mi sono anche tenuto le diverse chat room che avevo attivato.
Il bello di Spaces è proprio questo: la libertà di essere flessibili. Ovviamente se sono nell’area 2 e clicko l’icona di Mail nel Dock passerò immediatamente nell’area 1.

Alla fine Spaces e meglio di un video da 30″!

Time Machine

Assieme a Spaces credo che Time Machine rappresenti un’importate risorsa per l’utente Mac che potrà viaggiare nel passato alla ricerca delle “Versioni Perdute” …
Se questa possibilità è innovativa per Tutti, lo è di più per il D-User che risparmierà molte più fatiche nel non rifare un lavoro che per ridotte capacità residue gli è costato più energie rispetto ad un normale collega User.
Se ne sa ancora abbastanza poco delle potenzialità nascoste di Time Machine. Mentre scrivo sto generando un Back-Up del disco e per farlo sono partito dal pannello Preferenze dell’applicazione che appare così:

Pannello Preferenze e plancia di comando . . .

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Non scendo nei dettagli perché avrete modo di scoprirli all’uscita di Leopard. Poi, la schermata è estremamente chiara: in cima è indicato il disco di destinazione del Back-Up, subito sotto due select con relativi settaggi per poi incontrare la finestra all’interno della quale si escludono i Dischi o Partizioni che non devono essere oggetto di Back-Up. A salvataggio ultimato, la progressione è visibile, si può clickare sull’icona di Time Machine per navigare veramente nel tempo …

Nel presente la mia scheda in uso . . .

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Time Machine è stato lanciato dopo aver aperto Rubrica Indirizzi. Nel presente la mia scheda in uso e (immagine successiva) nel passato la vecchia scheda che potrei ripristinare con un click.

. . . nel passato la vecchia scheda che potrei ripristinare con un click.

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Sono convinto che Apple potenzierà questa applicazione. Lo potrà fare con l’uscita di Leopard o successivamente. Di sicuro il parto del futuro felino porterà con se caratteristiche ancora taciute che potrebbero, lo spero, evolvere una così utile idea.

iCal

Come D-User c’è ben poco da dire su iCal. È un’ottima applicazione che migliorerà con l’aumentata capacità di condivisione degli eventi e la rilevazione della disponibilità o meno di una data risorsa umana.
Ho utilizzato volutamente l’espressione “risorsa umana” perché penso che le novità introdotte potrebbero aiutare il D-User a gestire il tempo che gli potrebbe essere offerto a sostegno della persona. Su questa “forzatura” tornerò più avanti per proporre un’idea in uno specifico articolo.

Schermata iCal

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iChat

Chiunque usi un Mac sa bene cos’è iChat. Non vi spiegherò quanto potete vedere e comprendere dal filmato Apple. Vi mostrerò piuttosto quanto non è stato enfatizzato e che ritengo di grande interesse per un D-User. Prima però vi mostro le varie schermate delle Preferenze iChat.

Si può notare come il pannello sia ancora in lavorazione . . .

Si può notare come il pannello sia ancora in “lavorazione”. Clickate sull’immagine per ingrandirla.

Qui tutto è come prima, almeno pare . . .

Qui tutto è come prima, almeno pare … Clickate sull’immagine per ingrandirla.

Questo pannello mostra invece interessanti cambiamenti fra cui la possibilità di portare in primo piano iChat premendo Mela+F1 e . . .

Questo pannello mostra invece interessanti cambiamenti fra cui la possibilità di portare in primo piano iChat premendo Mela+F1 e … Clickate sull’immagine per ingrandirla.

Questo pannello sembra incompleto per la mancanza del campo 'Pronuncia testo'. Sicuramente verrà migliorato o rielaborato anche in funzione del nuovo VoiceOver.

Questo pannello sembra incompleto per la mancanza del campo “Pronuncia testo:”. Sicuramente verrà migliorato o rielaborato anche in funzione del nuovo VoiceOver. Clickate sull’immagine per ingrandirla.

Anche per questo pannello pare vi siano dei lavori in corso, manca l'impostazione per 'Uscita audio:'.

Anche per questo pannello pare vi siano dei lavori in corso, manca l’impostazione per “Uscita audio:”. Clickate sull’immagine per ingrandirla.

Veniamo ora ad una funzione che ritengo utilissima e che potrete settare nel terzo pannello. Mi sto riferendo alla possibilità di impostare iChat affinché tutte le varie finestre si aggreghino all’interno di una sola.

Ecco un esempio di una finestra che condivide due chat personali.

Ecco un esempio di una finestra che condivide due chat personali. Clickate sull’immagine per ingrandirla.

In questo esempio sono state aggiunte le Chat Room di Tevac.com e dell'AugFVG, notate il cassetto laterale che mostra la lista dei partecipanti alla chat selezionata.

In questo esempio sono state aggiunte le Chat Room di Tevac.com e dell’AugFVG, notate il cassetto laterale che mostra la lista dei partecipanti alla chat selezionata. Clickate sull’immagine per ingrandirla.

L’utilità di aggregare finestre di iChat è notevole, consente di organizzare la propria comunicazione in uno spazio più contenuto. Una cosa utilissima sarebbe poter spostarsi da una chat all’altra tramite scorciatoia da tastiera. È probabilmente prevista, ma non sono riuscito a rilevarla. Sarebbe una soluzione estremamente utile per il D-User. Si potrebbe prevedere che i tasti che oggi, ad esempio, ci portano in cima od in fondo ad una pagina Web ci conducano alla Prima (freccia su) ed all’ultima (freccia giù) chat, mentre la navigazione da una all’altra che sia in su od in giù avvenga tramite i tasti che in Safari ci fanno avanzare o retrocedere di una schermata.
Non andrebbe neppure male poter estrarre le chat dalla lista collettiva senza per questo rinunciare all’opzione di averle aggregate. Sarebbe sufficiente operare come si può fare in BBEdit: tramite un’azione che apra quella determinata chat in una nuova finestra. Ovviamente dovrebbe anche essere possibile draggarla nella lista con tutte le altre.
Quanto appena detto acquista valore se pensate che iChat di Leopard memorizza l’apertura delle chat e le ripropone con tanto di testi salvati alla chiusura dell’applicazione. Geniale ed utile!

Mail

Mail cresce e si evolve. Le novità sono molte, ma, come per iCal, non vedo specifici argomenti per D-User. Sono anche convinto che potranno emergere da una profonda esperienza della nuova versione.

Una considerazione la faccio invece da User: sarebbe stato utile integrare in Mail un software come Gnu PGP. Avrebbe facilitato il mantenimento e l’uso di un sistema a chiave pubblica che pare utilizzi anche Steve Jobs ed Apple tutta per le comunicazioni riservate. Il sistema non è sempre facile integrare in Mail. È addirittura probabile che al rilascio di Leopard non vi sarà l’immediata disponibilità di un Gnu PGP se sarà necessario aggiornare il vecchio al nuovo OS X.

Safari

Il browser Apple non è presente fra le principali innovazioni, ma io lo inserito nella speranza che giungano a Cupertino le idee che leggerete qui di seguito. Prima, però. vediamo la più appariscente novità che lo rende “leopardato”.

Icona aggiuntiva in Safari per LeopardUna piccola icona nera è la novità che correla Safari con Dashboard. Clickando su di essa ci genera un Widget-Clip istantaneo che memorizza e ingloba la pagina di safari che state visitando. Il Widget e personalizzabile con tutta una serie di grafiche che potete scegliere a cornice della pagina Web.

Il retro del Widget con le cornici selezionabili.

Il retro del Widget con le cornici selezionabili. Clickate sull’immagine per ingrandirla.

Le dimensioni del Widget sono flessibili, è quindi possibile dimensionarlo a piacere sin tanto che non verrà premuto “Done”. I links clickati nella clip verranno aperti in Safari.

l'intero desktop con safari mentre è attivo Dashboard. È ben visibile il Widget creato con l'Home Page di Norisberghen.it . . .

l’intero desktop con safari mentre è attivo Dashboard. È ben visibile il Widget creato con l’Home Page di Norisberghen.it … Clickate sull’immagine per ingrandirla.

Veniamo ora a quanto vorrei trovarmi in Safari.
Viene introdotta con quest’ultimo Safari una funzione che vede chiedere all’utente se è sicuro di voler chiudere quella data finestra che contiene più pannelli. Fin qui ci si allinea con quello che capita già in FireFox. Quello che sarebbe auspicabile sarebbe una funzione di “Registra e salva stato corrente” che non dovrebbe generare in automatico una cartella con i vari links, bensì solo un file che potrebbe avere un’estensione .group.webloc o più semplicemente .g.webloc. Questo potrebbe essere salvato nei Preferiti e/o, volendo, essere un Alias collocato dove più fa comodo.
Personalmente vedrei bene accanto alla nuova icona di Safari comparire un select che permettesse di calibrare “al pixel” l’ampiezza della finestra. SunriseBrowser lo consente attraverso quattro bottoni che gestiscono le seguenti dimensioni: 640, 800, 1024 e tutto schermo. Le prime tre modalità le duplicherei per ottenere che per ogni misura intesa come base vi fosse l’adattamento verticale della finestra imposta alta tanto quanto è la distanza fra Barra dei Menù e Dock o comunque base video in assenza di Dock.
Mi piacerebbe anche poter trascinare un pannello da una posizione all’altra. Capita anche di dover riorganizzare la sequenza dei pannelli …

Queste implementazioni sarebbero certamente comode al D-User come lo sarebbero per Tutti. O sbaglio?

Dashboard

L’ho praticamente già esaminato parlando di Safari. Non resta che aggiungere la possibilità che avremo tutti di produrre Widget tramite il futuro Dashcode.

Personalmente auspico da tempo una funzione che consenta di collocare sul Descktop i Widget desiderati. I passaggi fattibili ora sono troppo impegnativi per la motorietà di un D-User che sia penalizzato nell’uso degli arti superiori. Come non ho mai acquistato o usato software di terze parti per ottenere quanto detto, mi sembra un giro troppo lungo …

Spootlight

Consentirà di effettuare ricerche anche su altri computers collegati, ma ciò che è veramente interessante è la funzione Quick Look che permetterà di visualizzare i file in una anteprima in grado di proiettare anche filmati QuickTime oltre che visualizzare files di altri formati.
Quick Look è una gradevole soluzione per il D-User!

64 bit

Leopard sarà il primo felino in grado di gestire ogni sua parte a 64 bit, c’è ben poco da dire … Non resta che desiderare un Mac Pro!

Core Animation

È certamente un “ponte tecnologico” per produrre e fruire di nuove soluzioni grafiche. Questo motore potrà offrire le basi per applicazioni che faranno un largo uso di risorse grafiche. Potranno essere pensate e sviluppate con più facilità applicazioni che useranno la grafica come fonte di stimolo sensoriale o strumento di Usabilità ed Accessibilità.

Idea di Carlo Filippo Follis – Fonte originaria: Norisberghen.it – Progetto “Apple D-User

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