Pensate se Apple li comprasse …
di Carlo Filippo Follis
Fabrizio Giudici, autore di blueMarine, tramite un articolo su Tevac.com presentava una soluzione mostrata mediante filmato su YouTube.
La sua visione ha ispirato l’Editoriale di Aprile di DisabileDoc.it che diventa qui su Norisberghen.it un articolo “Apple D-User”. Non perdetevi qualcosa di doppiamente strabiliante …
Meraviglie di un futuro che potrebbe non essere Accessibile ed Usabile come si spera.
La Vita Indipendente avrà, come ha, un Partner obbligatorio: il progresso. Quello che oggi è sovente confuso con troppe “Killer Applications” che già strizzano l’occhio a questa nostra necessità.
Personalmente penso che nei prossimi anni beneficeremo delle soluzioni di Pre-Frontiera per poi rischiare che l’evoluzione ci tolga per eccessi evolutivi l’autonomia acquisita.
Guardate il filmato che segue e poi riprenderemo il discorso …
Il futuro sarà così: strabiliante!
Quanti Disabili potranno però accedere a periferiche che esaltano l’interazione fisica richiedendo manualità da “illusionisti”? La soluzione è fantastica, ma quanti Disabili motori dovranno fare appello a vecchi hardware? Quanti riusciranno a trovare per questi i software ancora compatibili?
La Frontiera non è lontana, ha distanze diverse e diversificate per settore. Alcune sono in rapido avvicinamento, altre ci offrono già miniaturizzazioni di tasti ed oggetti difficili da gestire.
La Convenzione Internazionale O.N.U. – Disabili del 31 Marzo scorso ha messo in risalto una popolazione mondiale di Disabili di ben 650 Milioni di unità evidenziando così che la nostra è la Terza Comunità al mondo …
Le imprese risulteranno lungimiranti se inizieranno a chiedere ai Disabili come è meglio progettare hardware e software. Come più volte ho scritto la disabiltà è un evento storico e non una scelta; l’evento giunge anche trasportato dagli anni che trascorrendo producono vecchiaia e situazioni invalidanti. Molte persone, già oggi, vivono gli ultimi anni della loro vita inconsapevoli di essere divenuti “onoris causa” Disabili, magari non si sentono tali perché la patologia è solamente l’età.
Più tuteleremo i nostri interessi e più contribuiremo al futuro di chi oggi può agire al 100% delle sue capacita residue e, forse, indurremo a pensare che non possiamo agire da soli, ma ci occorre l’aiuto dinamico di chi forte nel corpo è più debole in mente e capacità prospettica.
Nel piccolo di un cammino appena intrapreso i Progetti “Apple D-User” e “D-code” sono l’inizio di una visione chiara e completa, ma con la “maledizione” di essere complessa da spiegare quindi, forse, difficile da comprendere …
I Disabili devono diventare una voce corale se vogliono scrivere anche loro il futuro che poi li coinvolgerà!
Idea di Carlo Filippo Follis – Fonte originaria: Norisberghen.it – Progetto “D-code”