Fino a qualche anno fa, il logo di iBook, MacBook Pro e MacBook Air si illuminava; ora invece è di acciaio come il resto della scocca. Ecco perché Apple ha dovuto dirvi addio.
C’è stato un tempo in cui il logo della mela morsicata posto sul retro dello schermo dei portatili Apple era diafano, e faceva filtrare una tenue ma caratteristica luce. Era una chicca estetica di grande impatto che costituiva pure un elemento di differenziazione rispetto alla concorrenza.
Il logo luminoso è rimasto lì per decine di anni, senonché all’improvviso è scomparso senza lasciar traccia. Ma perché è accaduto?
Cambio di Tecnologie
La ragione è semplice. Fino a qualche anno fa i display LCD dei Mac non erano in grado di colorare e illuminare un pixel. Allo scopo c’erano due livelli: il pannello coi pixel colorati in cima, e un sistema di retroilluminazione post al di sotto. Questa disposizione aumentava anche lo spessore dello schermo. È quel sottile tubicino che vedete qui su.
La luce generata dal tubo fluorescente (o dal tubo LED, in alcuni MacBook Air pre-Retina) veniva fatta passare anche attraverso un intaglio nella scocca di metallo, rivestito di policarbonato traslucido. Era ciò che creava l’effetto logo luminoso.
A partire dagli schermi Retina, invece, la retroilluminazione è LED, e dunque basata su un reticolo molto efficiente di piccoli punti luminosi che rende impossibile illuminare il logo. E comunque, immaginiamo che ci siano anche ragioni specifiche di design: è normale che Apple voglia uniformare l’aspetto di tutti i suoi prodotti (e la mela illuminata c’era solo sui laptop).
E a proposito, qui di seguito una foto molto interessante trovata su Quora. Ecco come appare lo schermo di un MacBook Pro quando la retro-illuminazione non funziona ma c’è luce che filtra dal logo posteriore.