Piccolo è bello: il futuro di iPhone tra SIM virtuali e nano-SIM

Tra brevetti Apple e soluzioni esterne della tedesca G&D, il futuro prossimo dei melafonini è sempre più miniaturizzato
Piccolo è bello: il futuro di iPhone tra SIM virtuali e nano-SIM
Tra brevetti Apple e soluzioni esterne della tedesca G&D, il futuro prossimo dei melafonini è sempre più miniaturizzato


La lunga telenovela che da prima dell’uscita di iPhone 4S anima il settore coinvolgendo chi attende con ansia la commercializzazione della prossima generazione di melafonini, torna quest’oggi con una puntata tutta nuova dai risvolti quantomai intriganti: la tedesca Giesecke & Devrient, inventrice delle schede SIM e tutt’ora una delle aziende leader nella produzione di questi preziosi supporti, ha infatti svelato al mondo intero le nuovissime nano-SIM, dei piccoli grandi gioielli tecnologici di 12×9 millimetri realizzati con la partecipazione delle più grandi società del settore (Apple inclusa) e quindi destinati ad irrompere nel mercato di massa della telefonia mobile già dalla prima metà del 2012.

L’importante annuncio della G&D, avvenuto nel corso del CARTES & IDentification 2011 di Parigi, va però ad incrociarsi curiosamente con la recente presentazione, ad opera della stessa Apple, del brevetto della SIM virtuale che, legato al sistema NFC (Near Field Communication), dovrebbe garantire ai clienti finali una maggiore sicurezza nelle micro-transazioni. Da qui la domanda: in sostituzione delle micro-SIM attualmente in uso, quale dei due standard verrà adottato nell’immediato futuro dalla casa di Cupertino?

Dal punto di vista puramente teorico, la scelta di ripiegare strategicamente sulle nuove schede di G&D (del 60% più piccole e sottili delle SIM di prima generazione) potrebbe rappresentare per le alte sfere di Apple la perfetta soluzione ponte in grado di garantire quel margine di tempo necessario ai propri tecnici (e avvocati…) per limare le spigolosità del progetto della SIM virtuale, sul quale, è bene ricordarlo, pende minacciosa la spada di Damocle dei maggiori operatori telefonici che mal digeriscono l’idea di un mercato completamente sprovvisto di schede “fisiche” da poter vendere e controllare in proprio senza l’intermediazione delle aziende produttrici di terminali con SIM integrata.

Il futuro prossimo rappresentato da iPhone 5, quindi, almeno in questo potrebbe essere più simile al passato di quanto i brevetti e le voci di corridoio potrebbero farci indurre a credere.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti