Quando Pixelworks ha annunciato la partnership strategica stretta con Apple, le sue azioni in Borsa sono schizzate alle stelle, con un guadagno del +40%. Anzi, nel 2013, la maggior parte del fatturato della società è dipeso in massima parte da Cupertino, e di mezzo pare che ci siano i display Retina.
Pixelworks è una multinazionale high-tech in con sede a Son Jose, in California, nel cuore della Silicon Valley, che si è specializzata in soluzioni di video display processing e che oramai ha stretto un profondo legame di interdipendenza e simbiosi con la mela, ma anche con Hitachi e NEC. E visto che negli USA, la legge richiede la massima trasparenza in casi come questi, la società ha dovuto svelare qualcuno dei suoi segreti nella cosiddetta dichiarazione 10-K.
In effetti, non sappiamo quali prodotti e servizi Pixelworks fornisca a Cupertino, ma è molto probabile che c’entrino qualcosa i display Retina. Se ne fa esplicita menzione nel documento:
I recenti avanzamenti nelle tecnologie di produzione dei display hanno permesso ai produttori di infilare un crescente numero di pixel in spazi sempre più angusti. Questa transizione è stata trainata dal segmento mobile, e in particolare dai display “Retina” di Apple, che oramai costituiscono lo standard per gli schermi più piccoli. Dopotutto, la risoluzione dei display in tutti i segmenti è in continua ascesa.
Pixelworks detiene oltre 120 brevetti sulla materia, ed è nota nell’industria per la qualità delle proprie tecnologie, rivolte in particolar modo ai sistemi di proiezione, e ai pannelli piatti di ogni dimensione, compresi quelli per i dispositivi mobili.