[blogo-video id=”198643″ title=”Pocket Points – Premi per Chi non usa iPhone a Scuola” content=”” provider=”brid” video_brid_id=”” video_original_source=”” image_url=”https://s3.eu-west-1.amazonaws.com/video.blogo.it/thumb/rfalqAyY-640.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”231942″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTk4NjQzJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL21lbGFibG9nLmFkbWluLmJsb2dvLml0L3ZwLzE5ODY0My8iIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgd2Via2l0YWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiBtb3phbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIGZyYW1lc3BhY2luZz0nMCcgc2Nyb2xsaW5nPSdubycgYm9yZGVyPScwJyBmcmFtZWJvcmRlcj0nMCcgdnNwYWNlPScwJyBoc3BhY2U9JzAnPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fMTk4NjQze3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xOTg2NDMgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X18xOTg2NDMgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
La distrazione in classe è da sempre uno problemi più grossi per docenti e discenti, e la situazione è peggiorata ora che ognuno di noi porta sempre uno smartphone con sé. E così, l’idea geniale: perché non premiare gli studenti che tengono l’iPhone in tasca durante le lezioni?
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Alcuni insegnati lasciano alla buona volontà delle classe la gestione dello smartphone personali, altri invece ne impongono la deposizione alla prima ora, per poi restituire il malloppo a fine giornata. È un problema non di poco conto, e fonte di attrito tra genitori, figli e professori.
E così, una startup statunitense ha ribaltato il problema: in luogo di regole limitanti e deterrenti, perché non premiare i ragazzi che spontaneamente tengono l’iPhone in standby per tutto il tempo della lezione? Da lì è nata Pocket Points, un’app che consente di raccogliere punti non usando il telefono; i punti accumulati si possono poi convertire in pasti gratuiti o sconti presso le attività locali convenzionate.
Il sistema funziona attraverso i recinti geografici: in altre parole, l’app usa il GPS per verificare che lo studente sia nei pressi di una scuola supportata, ed evitare (per dirne una) che abbia lasciato invece un vecchio iPod Touch con l’app aperta.
Inoltre, i punti vengono accreditati più velocemente con l’aumentare del numero degli studenti vicini che usano l’app, così da incentivare l’intera classe. A mo’ di esempio, un panino Chick-Fil-A gratuito richiede appena 5 punti, che si accumulano in meno di una giornata di scuola.
Che dite, l’iniziativa vi piace? Purtroppo per ora è un’esclusiva degli Stati Uniti, ma chissà che non venga presto esportata anche da noi nei prossimi mesi (magari abbinata a cibi più salutari rispetto alle solite catene di fastfood). Potete dare un’occhiata a su questa pagina dell’App Store USA.