Durante la presentazione dei risultati fiscali ufficiali Q3 2009, AT&T ha snocciolato cifre entusiasmanti da una parte, ma entrate in calo e profitti costanti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E dal cielo piove una tegola: presto il colosso delle telecomunicazioni statunitense potrebbe perdere l’esclusiva su iPhone.
Con 3,2 milioni di iPhone commercializzati nell’ultimo trimestre fiscale (il 40% dei quali costituisce attivazioni), 2 milioni di nuovi clienti (totale, 81,6 milioni) e un fatturato totale di 30,9 miliardi di dollari, le cose sembrerebbero andare piuttosto bene e forse sembrano contraddire persino le infauste impressioni degli analisti. Tuttavia, a conti fatti, ciò significa un profitto di appena 13,10$ a cliente. E considerando che tutti i nuovi utenti irretiti sono fidelizzati al telefono, più al gestore, va da sé che la perdita dell’esclusiva rischia di diventare un macigno per il carrier.
Il CEO di AT&T Mobility, Ralph de la Vega, fa sapere che la possibilità di perdere il telefono con la mela esiste:
Sappiamo che (la crescita) continuerà anche quando l’iPhone non sarà più una nostra esclusiva.
Ma d’altra parte sdrammatizza. Ora che iPhone ha fatto da apripista, gli utenti matureranno esigenze nuove e più variegate, ed è lì che AT&T vuole inserirsi con altri dispositivi che sapranno cogliere ed enfatizzare queste esigenze, differenziando quindi il gestore in termini di funzionalità. Intanto, però, il contributo dato da iPhone corrisponde grossomodo ad un terzo dell’utenza mobile entrante, e con un peso del genere è difficile credere che la perdita dell’esclusiva sia tanto indolore. Ma ormai il trend è piuttosto consolidato: Apple non ha più interesse a mantenere rapporti vincolati coi gestori e, fatta esclusione per gli USA, ha già gradualmente allargato l’offerta ad un numero sempre maggiore di carrier. Come dire, AT&T ha tempo fino al 2010.
[Via CRN]