Sono partite nel modo peggiore possibile le vendite di iPhone in Cina: Reuters ha riportato dati davvero sconfortanti evidenziando che nella prima settimana dopo il lancio China Unicom ha venduto solamente 5000 iPhone, una cifra che sarebbe insignificante in qualunque paese ma che lo è ancora di più in uno stato che supera ampiamente il miliardo di abitanti.
Davvero tanti i possibili motivi dell’insuccesso di questi primi giorni di vendita. In primis va considerato che l’iPhone attualmente distribuito in Cina è un modello studiato appositamente per rispettare una ormai abolita normativa del governo di Pechino che aveva impedito la connettività Wi-Fi con lo scopo di favorire un nuovo standard. Il blocco al Wi-Fi è stato ritirato alla fine dello scorso maggio ma a quel punto la prima partita di iPhone “monchi” era già in produzione.
Per questa ragione l’iPhone cinese soffre la concorrenza di altri smartphone che allo stesso prezzo offrono anche la connettività Wi-Fi. Un altro motivo di insuccesso potrebbe risiedere nell’elevatissimo prezzo di vendita (a partire da da 4.999 Yuan, 730$) che ha portato molti utenti ad acquistare dall’estero iPhone 3GS sbloccati e senza limitazioni di sorta.
Nonostante questi dati, il presidente di China Unicom Chang Xiobing si è detto ottimista per le future vendite di iPhone ed ha dichiarato che sono già partite le trattative con Apple per dotare la seconda partita di iPhone cinesi della connessione Wi-Fi.