Alle indiscrezioni dei giorni scorsi stanno stanno aggiungendosi concreti ed interessanti dettagli sul telefonino marchiato Google in arrivo nei prossimi mesi, libero e svincolato dai gestori. Si chiamerà Nexus One, sfoggerà caratteristiche hardware di alto livello ed un’inedita versione di Android.
Il paragone con l’equivalente di Cupertino era inevitabile, e chi l’ha visto ha descritto il prototipo di Nexus come un “iPhone con un po’ più di schermo e una scroll wheel. Eccezionale schermo touch e Android.” Dal design che ricorda moltissimo l’HTC Passion (ma senza logo HTC), il Googlefonino è stato ufficialmente confermato da Mountain View e distribuito ai suoi impiegati in tutto il mondo. Uno di questi ha cinguettato senza mezzi termini che è come un “iPhone agli steroidi”, la cui dotazione hardware dovrebbe corrispondere a:
- Schermo OLED da 3,5″ (o 3,7″?) ad altissima risoluzione e Touch Screen capacitivo
- Più sottile dell’iPhone
- Nuovo Sistema Operativo Android 2.1 con UI interamente ridisegnata da Google
- Scroll ball e tastiera virtuale
- Privo di vincoli operatore (Unlocked) e basato su tecnologia GSM
- Processore Snapdragon da 1 GHZ
- Due microfoni, quello posteriore per ridurre il rumore di fondo
- Fotocamera da 5 Megapixel e dotata di Flash a doppio LED
La strategia di Google avrà una connotazione piuttosto inusuale per il mercato statunitense, abituato a contratti e telefoni sovvenzionati: Nexus One sarà venduto direttamente al pubblico, sbloccato e senza contratto. E la motivazione dietro a questa scelta è la stessa alla base dell’acquisizione di AdMob, e sottintende la volontà di piazzarsi saldamente e più velocemente possibile nel crescente mercato della pubblicità mobile con una fetta di utenza almeno paragonabile a quella di Cupertino. Come già visto, metà delle impressioni pubblicitarie mondiali in mobilità partono proprio da un iPhone.
Per raggiungere Apple, quindi, Google non può più affidarsi alle soporifere politiche degli operatori che, se dal punto di vista del marketing saranno pure aggressive, quando si parla di vera innovazione, usabilità, servizi e funzionalità (tralasciando poi design e user-friendliness) si cristallizzano su una formula ben rodata e da lì sostanzialmente non si schiodano. La guerra silente tra Google ed Apple è ufficialmente iniziata.