Stando a quanto si legge su Associated Press, negli USA è saltato fuori un altro Apple I perfettamente conservato e funzionante. Appartiene a Ted Perry, uno psicologo californiano in pensione che l’ha ottenuto trent’anni prima in cambio di paccottiglia:
Perry, 70 anni, ha acquisito il suo Apple 1 tra il 1979 e il 1980, come prodotto di seconda mano adocchiato in un annuncio. Non ha pagato nulla per ottenerlo: ha fatto solo a scambio con il precedente proprietario.
“Per portare a casa l’Apple 1,” ha affermato, “ho ceduto un po’ di attrezzatura per computer.”
La macchina consta di una scheda logica, abbinata ad alcuni componenti come monitor, tastiera e memoria su nastro, il tutto incastonato in un case di cartone. Ciononostante, è uno dei pochi esemplari in circolazione che ancora si avviano come ai vecchi tempi; e data la rarità e la richiesta per questi gingilli, non sorprende che sia finito all’asta da Christie’s per una base di 300.000$. Cifra destinata quasi a raddoppiare.
Solo un mese fa, in Germania, per un Apple I in condizioni analoghe sono stati raggiunti in totale 519.000€. E solo sei mesi prima, a Colonia, ne era stato aggiudicato un altro per 290.000€. Ed ecco spiegato perché le stime sono tanto al rialzo.