Che qualcosa bollisse in pentola a Cupertino su videoconferenza et similia era ovvio da tempo. Da Erica Sadun giungono ulteriori ed inequivocabili prove che iPad, almeno in qualche fase della sua evoluzione, abbia supportato in modo completo una fotocamera frontale, un flash, lo zoom e la video conferenza.
Era tutto pronto, sia dal punto di vista hardware che software. C’era la fotocamera frontale, poi epurata per qualche ragione, e c’erano applicazioni in grado di avvalersene, sia per scattare foto che per registrare filmati o inviare video in tempo reale. Nella Beta 3 di iPad SDK sono state infatti scovate caratteristiche non presenti nell’equivalente per iPhone (anche se, a onor del vero, di queste informazioni non si trova più traccia nel file PLCameraController.h sul sito della Sadun):
unsigned int supportsFocus:1;
unsigned int supportsExposure:1;
unsigned int supportsZoom:1;
unsigned int hasFlash:1;
unsigned int hasFrontCamera:1;
unsigned int capturingVideo:1;
unsigned int deferStopPreview:1;
L’impressione, quindi, è che Apple abbia voluto creare API in grado di determinare se l’iPad dell’utente interrogato possieda una fotocamera frontale, uno zoom ed un flash, così da decidere se poter avviare anche il video assieme alla sessione audio. I pulsanti per accettare o declinare le chiamate scoperti nell’SDK sono infatti evidentemente disegnati per gli schermi generosi di un tablet, solo che per qualche ragione a Cupertino hanno voluto fare economia degli stadi evoluzionistici. Come dire, è solo tra un paio di generazioni che iPad tirerà fuori il meglio di sé.