Aggiornamento del 3 aprile 2014, a cura di Giacomo Martiradonna.
Lo scorso agosto, lo USB 3.0 Promoter Group annunciò trionfante la finalizzazione delle specifiche USB 3.1. Un nuovo standard capace di toccare i 10 Gbit/s massimi teorici nel trasferimento dei dati, e dotato di alcune interessanti caratteristiche che sfidano Thunderbolt, la tecnologia di connessione for the rest of us sviluppata da Intel in collaborazione con Apple.
Per esempio, l’USB 3.1 è finalmente dotata di un connettore simmetrico, reversibile e di dimensioni ridotte, molto simile al Micro USB che conosciamo già, o meglio ancora al Lightning in uso sugli iPhone e iPad più recenti; è stato ribattezzato “USB Type-C” e può essere inserito in qualunque verso. Se a questo aggiungiamo il throughput di tutto rispetto, il quadro è completo, e la minaccia agli standard Apple concreta.
L’unico problema è che questo tipo di connettori non sarà, per ovvie ragioni di design, retrocompatibile con l’hardware e gli accessori esistenti; ma l’impasse sarà superato con una montagna di adattatori per tutte le tasche e le esigenze. In ogni caso, un cavo USB 3.1 con connettore di tipo A funzionerà senza problemi con qualunque periferica USB, per quanto datata.
Il nuovo connettore permetterà ai dispositivi mobili non-Apple e ai computer di raggiungere nuove vette di sottigliezza, senza dover ricorrere agli escamotage di design implementati per esempio nel MacBook Air. Senza contare che, quando lo standard approderà anche sui Mac, avremo finalmente cavi Lightning reversibili da ambo i lati. Insomma, ne abbiamo tutti da guadagnare.
Le immagini che vedete in cima al post e nella Gallery qui sotto sono dei rendering distribuiti da Foxconn, visto che sul mercato non esiste ancora nulla di ufficiale a riguardo. È un modo per farci un’idea di quel che ci aspetta nel futuro prossimo, ma occorre considerare che si tratta di bozze o poco più; detta in altre parole, esiste la possibile che sopraggiungano modifiche anche di rilievo al design definitivo, il cui debutto è previsto a luglio di quest’anno.
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USB 3.1, specifiche finalizzate e velocità fino a 10 Gbps
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Lo USB 3.0 Promoter Group, il consorzio che si occupa dello sviluppo dell’ USB, ha definito un set aggiornato di specifiche che verrà presto presentato in pompa magna ad un evento ad hoc, così da invadere poi il mercato in un secondo momento. La caratteristica principale del nuovo standard è il raddoppiamento della velocità massima teorica di trasferimento dei dati, che passa dagli attuali 5 ai 10 Gbps.
“SuperSpeed USB 10 Gbps,” si legge nel comunicato stampa, “utilizza un sistema di codifica più efficiente dei dati, con un data through-put nettamente migliorato rispetto al SuperSpeed USB esistente; in più sarà totalmente retrocompatibile coi vecchi connettori e cavi USB.” E dunque, anche con tutte le periferiche che possedete già.
Per Thunderbolt, senza starci a girare troppo attorno, le cose si mettono male. Dal punto di vista della qualità complessiva, la tecnologia sviluppata da Intel e Apple resta comunque superiore; al di là dei proclami sulla carta, dispone infatti di 4 corsie (“lane”) che forniscono 10 Gbps reali e contemporanei per ogni periferica collegata; inoltre, Thunderbolt supporta il collegamento a catena dei dispositivi, mentre con l’USB è necessario ricorrere ad un hub.
Peccato però che si stia ripetendo il copione già visto con Firewire, anch’esso tecnicamente superiore all’USB ma poi morto e sepolto con grande ignominia. La storia è sempre la stessa: il grande pubblico non riesce a cogliere certe sottigliezze, né le giustifica, quando il divario di prezzo è tanto ampio e soprattutto quando -almeno a livello nominale- le velocità sono grossomodo le stesse.
Certo, nel futuro immediato della nostra piattaforma c’è il nuovo Mac pro, e Thunderbolt 2 con 20 Gbps bidirezionali di banda passante capaci di gestire due flussi video 4K contemporanei su configurazioni a doppio display. Ma a che prezzo? La superiorità tecnica, come noto, non è mai garanzia di successo.