La fragorosa denuncia scagliata da Apple contro HTC potrebbe avere un decorso piuttosto imprevedibile. Ma a far pendere l’ago della bilancia verso Cupertino ci sono i suoi 3.000 brevetti registrati, contro i 58 dell’avversario; e Google, a quanto pare, sarà presto chiamata in causa.
Stando ad uno studio condotto dalla Deutsche Bank sul numero di brevetti depositati, appare chiaro che al momento la mela è in nettissimo vantaggio su HTC; certo, bisogna considerare che solo una frazione di questi brevetti riguarda la telefonia mobile (al contrario di quelli di HTC), e che per questa ragione Apple ne ha scelti esplicitamente 20. Ma è importante sottolineare come, con questa mossa, Cupertino voglia mandare un segnale chiaro all’industria che da qualche tempo prospera con un intero mercato fatto di anti-iPhone. Tra tutti i produttori, infatti, HTC è semplicemente il più debole:
Apple ha scelto HTC al posto di, per dire, Motorola, che possiede migliaia di brevetti, ma ricordate che l’intero portfolio di Apple non è il nodo della questione, tant’è che ne hanno scelti solo 20 […]. Allo stesso modo, HTC deve trovare tra i suoi 58 brevetti uno che l’iPhone infrange, il che non è necessariamente impossibile visto che il portfolio di HTC è incentrato sulla telefonia mobile. Siamo sicuri che HTC risponderà con un’altra causa, il che è lo standard in questi casi. Inoltre, c’è da aspettarsi che Google sia tirato in ballo quanto prima, anche perché è impossibile che nel contratto tra HTC e Google non sia stata prevista una clausula di indennizzo per casi come questi.