Dopo le prime immagini dell’FCC che ritraevano l’hardware di un esemplare di preserie, arrivano maggiori dettagli da iFixit che ha smontato un iPad regolarmente acquistato.
In questa foto è possibile notare il SoC (Systen on a Chip) Apple A4, i due chip della memoria flash prodotti da Samsung e sulla sinistra il Broadcom BCM5973 dedicato alla gestione dell’I/O.
Clamorose le scoperte relative all’Apple A4, il processore sarebbe un semplice ARM Cortex A8 single core, lo stesso utilizzato sull’iPhone 3GS, e non un Cortex A9 dual core, come si è spesso ipotizzato, mentre la frequenza di funzionamento non è rilevabile perché l’apposita system call riporta come valore di clock un laconico zero.
Anche la RAM non è così grande come si potrebbe immaginare, con poche righe di codice è possibile ricavare la memoria massima disponibile per le applicazioni, inferiore a 200 MB, quindi la memoria fisica totale dovrebbe essere di soli 256 MB.
Nonostante l’hardware sia piuttosto ridimensionato rispetto alle attese, le performance sono di prim’ordine come dimostrano i benchmark di Craig Hockenberry.
Rispetto ad un iPhone 3GS le prestazioni possono essere fino a 4 volte superiori, mentre il confronto con un iPhone di prima generazione è impietoso, in soli due anni e mezzo le prestazioni sono esplose arrivando a tempi di elaborazione centinaia o addirittura migliaia di volte inferiori, soprattutto per quanto riguarda il calcolo delle funzioni matematiche indispensabili per la grafica 3D. Anche il motore javascript, fondamentale per le applicazioni Web 2.0, dimezza i tempi di elaborazione rispetto all’iPhone 3Gs.
In ogni caso questo sapiente mix tecnologico, hardware consolidato e software ottimizzato, riesce a conciliare ottime performance con un’elevata autonomia.