Con un comunicato stampa diramato in pompa magna, Samsung ha annunciato lo Smartwatch Galaxy Gear, il suo primo computer indossabile con schermo AMOLED touchscreen da 1,63″ e risoluzione di 320 x 320 pixel; completano la dotazione hardware il processore a 800MHz, la fotocamera integrata da 1,9 Megapixel, 4 GB di storage, 512 MB di RAM, il pedometro e l’accelerometro. Le foto di ieri, insomma, erano veritiere.
Ovviamente, il gingillo supporta il controllo vocale S Voice, può fare e ricevere chiamate telefoniche, registrare brevi promemoria video, mostrare le anteprime di messaggi, mail e delle altre notifiche di sistema; ma solo se abbinato via Bluetooth 4.0 ad un Galaxy Note 3 o al nuovo Note 10.1. Senza di essi, sarebbe sordo e muto.
Curiosamente, e almeno per il momento, non è compatibile con nessun altro dispositivo mobile Samsung, dato che ha preinstallato Android 4.3, ma è stata già prevista una settantina di app che completeranno lo smartwatch al momento del lancio; ci saranno le immancabili Evernote e Path, nonché molti titoli votati al fitness e al benessere come RunKeeper e MyFitnessPal.
La batteria del Gear possiede una capacità di 315 mAh, quanto basta per garantire 24 ore di autonomia, almeno stando alle dichiarazioni del produttore. Tuttavia, chi l’ha provato ha criticato parecchio questa caratteristica, senza contare il peso e l’ingombro superiori rispetto al Pebble, e anche una certa lentezza:
Ci sono un paio di svantaggi che mitigano il mio entusiasmo per il nuovo Gear. Prima di tutto, la velocità e l’intuitività dell’interfaccia utente -o piuttosto, la sua assoluta assenza. C’è un ritardo tangibile in qualunque cosa si faccia col Gear, mentre i gesti di scorrimento sono difficili da padroneggiare […].
Samsung promette “circa un giorno” di autonomia, ma alla fine del briefing con la società, le fotocamere sulla maggior parte delle unità demo si rifiutavano di avviarsi a causa della batteria scarica.
Un problema non di poco conto, con cui debbono essersi scontrati anche gli ingegneri di Cupertino. Se ricordate, infatti, l’iWatch basato su iOS esiste già nelle segrete di Infinite Loop, senonché è afflitto da un grave problema: non raggiunge i 4 giorni di autonomia che Apple considera il minimo della decenza per un prodotto finito. Detto in altre parole, nella sua forma attuale un aggeggio tipo il Gear costituirebbe poco più che un buon prototipo, per gli standard della mela. E questo induce a ben sperare.
Il Galaxy Gear sarà disponibile in 6 diverse colorazioni, come sembra imporre la nuova moda del momento: Jet Black, Mocha Gray, Wild Orange, Oatmeal Beige, Rose Gold e Lime Green; e disporrà ovviamente di 10 preset per l’aspetto dell’orologio, cui se ne aggiungeranno altri opzionali in download. Sarà lanciato in 140 paesi del mondo a partire dal 25 settembre prossimo al prezzo di 299$; entro ottobre la commercializzazione raggiungerà anche i restanti paesi.