iBooks arriva anche su iPhone OS 4. Pare che nemmeno Jobs ne sia troppo entusiasta parlandone, ma comunque viene presentato come un’ottima piattaforma per leggere gli ebook con possibilità di sincronizzazione wireless tra piattaforme dei titoli acquistati.
Vengono ora presentate nuove grandi nuove funzioni per le aziende: una protezione dei dati migliorata innanzitutto, una distribuzione wireless delle applicazioni, la gestione di account multipli di Exchange, l’integrazione con Exchange Server 2010 e il supporto per le connessioni VPN SSL (sicure).
Si passa ora al game center: ci sono più di 50.000 giochi sull’App Store e, confrontati con la PSP e il Nintendo DS, risultano particolarmente vincenti. Il numero di titoli viene mostrato in un grafico comparativo a supporto di questa teoria. Scott spiega come Game Center sia una sorta di Xbox Live, con riconoscimenti, classifiche generali e piattaforma per il gioco online.
La settima novità è iAd, che riguarda il mobile advertising. Jobs spiega come, avendo visto le pubblicità che gli sviluppatori inseriscono nelle loro applicazioni, la gran parte di queste facciano schifo (letteralmente “sucks“). L’utente medio passa oltre 30 minuti ogni giorno utilizzando le applicazioni sul telefono. Se ipotizzassimo di voler mostrare una pubblicità ogni 3 minuti, significherebbe mostrare 10 pubblicità per dispositivo al giorno, con un miliardo di inserzioni al giorno.
L’opportunità è eccezionale, ma Jobs è interessato a cambiare la qualità delle pubblicità. Quelle presenti sul web catturano, sono interattive, ma raramente provocano emozioni; quello che iAd vuole ottenere è fornire insieme interazione ed emozione. Attualmente, se si clicca su un banner sull’iPhone, si viene portati fuori dall’applicazione che si sta utilizzando, quindi l’utente difficilmente clicca sulla pubblicità. Poichè iAd è integrata nell’OS di iPhone, è stato trovato il modo di portare l’interattività e i contenuti video senza portare l’utente fuori dalle applicazioni in uso.
Apple venderà ed ospiterà le pubblicità con una ripartizione dei proventi in 60-40%, dove il 60% lo prende l’inserzionista. Viene mostrato un demo di iAd, con la pubblicità che interagisce con l’applicazione. L’interattività è stupefacente. Jobs commenta: “Avete mai visto qualcosa di lontanamente simile?”
Mostra ora una pubblicità delle Air Jordan con un video embedded. Nike ID è una via di mezzo tra applicazione e pubblicità, che permette di creare le proprie scarpe Nike direttamente sul proprio melafonino, ad esempio dell’integrazione perfettamente riuscita di iAd.