Dopo la doccia fredda del nuovo iPhone Developer Program License Agreement, Adobe getta definitivamente la spugna e rinuncia alla guerra con Apple. Tanto che, annuncia, presto abbandonerà la tecnologia che consente a Flash CS5 di creare direttamente applicazioni native per iPhone.
A dare la brutta notizia è stato il responsabile delle relazioni con gli sviluppatori per la piattaforma Flash presso Adobe, Mike Chambers, il quale ha sostanzialmente discettato dell’inutilità di proseguire per questa strada; dopotutto, afferma mestamente, Apple bandirà quasi certamente le 100 e più applicazioni costruite con la CS5 dall’App Store. Per questa ragione, Adobe ha congelato tutti gli investimenti sulle funzionalità di esportazione delle applicazioni iPhone:
Riteniamo che Apple calcherà la mano coi termini di licenza per le applicazioni create con Flash CS5. Gli sviluppatori dovranno essere preparati alla rimozione di contenuti ed applicazioni esistenti (100+ sullo store ad oggi) create con Flash CS5 dall’iTunes Store. Forniremo la possibilità di puntare ad iPhone ed iPad in Flash CS5, tuttavia non contiamo attualmente di impiegare ultiori risorse in tale feature.
I giochi comunque sono tutt’altro che conclusi. In piazza, per fortuna, ci sono alternative come Android che sta registrando un andamento niente male, ed è lì che gli investimenti saranno dirottati. Flash Player 10.1 e Adobe AIR 2.0 per dispositivi come Nexus One o Motorola Droid sono in dirittura d’arrivo, e la maggiore libertà della piattaforma dovrebbe garantire un territorio d’espansione meno asfittico.
Diciamo dovrebbe perché, nonostante il supporto a Flash, Google sperimenta continuamente nuove strade: c’è HTML5 in Youtube, e soprattutto c’è l’acquisizione di On2 Technologies, nota società specializzata nelle tecnologie di compressione video, il cui VP8 (che Mountain View intende rilasciare sotto licenza Open Source) permetterà alla comunità di aggiornare Ogg Theora e renderlo d’improvviso competitivo con l’incerto H.264. Come dire, tecnologie quali Flash o Silverlight forse hanno davvero fatto il loro tempo.