Era il 7 gennaio 2010 e mentre il mondo attendeva con trepidazione l’annuncio dell’iPad di Steve Jobs, i concorrenti facevano di tutto per non farsi trovare impreparati. Tra questi ovviamente c’era anche Steve Ballmer di Microsoft, che al CES 2010 annunciava con entusiasmo il primo tablet con Windows 7, realizzato da HP. Oggi si scopre, però, che quel tablet potrebbe non vedere mai la luce.
Secondo una fonte di TechCrunch, infatti, HP avrebbe già deciso di chiudere il progetto iSlate: sembra che l’azienda non sia affatto soddisfatta delle performance di Windows 7 su un sistema tablet. Oltre ai problemi riguardanti il software, HP avrebbe incontrato problemi anche dal punto di vista hardware: le componenti Intel consumerebbero troppa batteria, mentre questi dispositivi hanno senso solo con autonomie prolungate. Anche in questo senso scegliere Windows 7 sembrerebbe una strada impraticabile. La notizia arriva a poche ore da quella di Gizmodo, secondo cui a chiudere sarà anche il concept interamente made in Microsoft, Courier.
Da questi presupposti troverebbe ulteriore significato la recente acquisizione di Palm da parte di Hewlett Packard. Sprovvista di un sistema operativo efficace, infatti, HP potrebbe ripiegare sull’ultima creatura della madre dei palmari: parlo di quel sistema operativo chiamato WebOS che avrebbe dovuto salvarla, costituendo il cuore dei telefonini Palm Pre.
Effettivamente HP aveva già chiarito l’intenzione di non abbandonare WebOS, mettendolo alla prova sui suoi dispositivi. L’idea non è delle peggiori: all’epoca del lancio WebOS, che come dice il nome è nato con gli standard del web in testa, è sembrato a tutti l’alternativa più originale ad iPhone OS. Ma perché tutto funzioni occorrono le applicazioni, e per avere le applicazioni ci vogliono gli sviluppatori. E come arrivano gli sviluppatori? Creando un mercato, cioè vendendone davvero tanti di questi slate. In un mercato già sotto attacco da parte di Apple e Google Android, serviranno molto coraggio e creatività. Se le indiscrezioni fossero vere, e cioè se lo slate di HP fosse davvero un progetto improvvisato per anticipare Apple, forse non siamo partiti col piede giusto.