iPhone 5S, uno sguardo da vicino al chip A7 e al coprocessore M7

Come da tradizione, Chipworks ha esaminato al microscopio il chip A7 e il coprocessore M7 dell'iPhone 5s. Ecco cosa è emerso.
iPhone 5S, uno sguardo da vicino al chip A7 e al coprocessore M7
Come da tradizione, Chipworks ha esaminato al microscopio il chip A7 e il coprocessore M7 dell'iPhone 5s. Ecco cosa è emerso.

Una delle novità più interessante dal punto di vista tecnologico dell’iPhone 5s è sicuramente costituita dall’accoppiata chip A7 e coprocessore M7; il primo è un complesso processore a 64 bit costituito da oltre 1 miliardo di transistor, mentre l’altro è decisamente più piccolo ma progettato per gestire in modo efficiente e continuativo accelerometro, giroscopio e bussola digitale.

Chipworks ha analizzato entrambi al microscopio elettronico, e ha confermato la firma di Samsung già evidenziata dallo smontaggio di iFixit. Per quanto concerne l’A7, ci troviamo di fronte ad un chip forgito con tecnologia a 28 nm (come il Samsung Exynos 5410 a 8 core impiegato nel sulla linea Galaxy), e molto più compatto dell’A6: rispetto ai 123 nanometri di quest’ultimo, lo spazio tra i transistor è stato ridotto del 7,3% fino a 114 nanometri. I transistor, in altre parole, sono molto più numerosi e molto più compatti rispetto alle precedenti generazioni.

L’M7, invece, è costituito da una porzione del chip ARM Cortex-M3 di NXP, funzionante a 180 MHz. È lui che si occupa della gestione dell’accelerometro Bosch Sensortec, del giroscopio STMicroelectronics e del magnetometro AKM:

Dopo aver carpito i dati dai sensori, l’M7 si lancia in una magia di matrici matematiche per ricavare un’orientazione assoluta del dispositivo nel mondo. Questi dati sono poi passati al processore A7 in un pacchetto ripulito, probabilmente nella forma di tre coefficienti: rotazione, inclinazione e imbardata.
Delegare il monitoraggio di questa tipologia di dati all’A7 significherebbe ucciderlo; l’M7 è stato introdotto per mantenere un occhio costante e a basso consumo su questi sensori.

Per uno sguardo da vicino alle scansioni al microscopio, e per approfondire gli aspetti più tecnici, potete dare un’occhiata alla pagina del sito Chipworks dedicata allo studio. Buon divertimento.

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