[blogo-video provider_video_id=”Xid9yg6X-ghClGWxr” provider=”jwplayer” title=”Tutti gli iPhone in un video test di velocità” thumb=”http://bvideo.blogo.it/thumbs/Xid9yg6X-720.jpg” url=”http://bvideo.blogo.it/players/Xid9yg6X-ghClGWxr.js”]
Su Youtube è comparso un video che mette a confronto tutte le generazioni di iPhone mai prodotte ad oggi, dalla prima -chiamata “2g” per distinguerla dalle altre- all’ultimo, ovvero l’iPhone 5s presentato all’inizio del mese e tuttora non disponibile nel mercato italiano.
Tutti i dispositivi sono stati ripristinati all’ultima build ufficiale disponibile, non hanno il jaibreak e neppure applicazioni aperte, così da rendere il più possibile omogenei i risultati. I test iniziano con l’osservazione dei tempi di spegnimento; curiosamente, il primo a disattivare lo schermo è il 3GS, seguito dal 3G, dall’iPhone 4 e dal 2G. Rispetto ad iOS 7, iOS 6 arresta il sistema con tempistiche nettamente più brevi, ma l’aspetto più interessante forse è un altro: dal 4s al 5s, tutti si spengono esattamente nel medesimo istante.
Per quanto riguarda i tempi di accensione, invece, occorre tener presente l’enorme disparità che esiste nelle varie configurazioni. Alcuni modelli hanno molta più potenza bruta nei circuiti di altri, e molta più RAM su cui poter contare; senza dimenticare che versioni e build differenti del software incidono in maniera sostanziale sul risultato finale. Ecco perché il primo ad avviarsi è proprio il cavallo di battaglia di Cupertino, l’iPhone 5S, seguito dal 5, dal 5c e dal 4s; poi, è stata la volta dell’iPhone originale, probabilmente perché ha un OS molto più snello e povero di feature. Infine è toccato all’iPhone 3GS, al 4 e in ultima battuta al 3G (chi si ricorda quanto era lento e ingolfato?).
Ma il vero terreno di scontro è probabilmente la navigazione Web. Su iPhone 5S, l’apertura del sito di Apple su Safari -non proprio una paginetta leggera- è praticamente istantanea, e i tempi di caricamento e rendering crescono linearmente tornando indietro nel tempo. Non a caso, e prevedibilmente, l’iPhone originale è il più flemmatico della carrellata. Il che ci porta ad una importante conclusione:
La quantità di potere computazionale cresce a mano a mano che le generazioni si susseguono, eppure più vai avanti e più lo scarto risulta meno evidente.
In altre parole, mentre tra un 2G e un 3G, o tra un 4 e un 4s, la differenza prestazionale si nota a occhio nudo, tra 5, 5c e 5s è molto meno marcata. Il che implica anche che, se avete un iPhone 5, con ogni probabilità non vi conviene ancora cambiare telefono. Meglio saltare il turno e attendere le novità dell’anno prossimo.