Nonostante i Mac conquistino ogni anno una fetta di mercato sempre più ampia a discapito dei PC con Windows, il colpo più duro al sistema operativo di Microsoft sarà inferto dall’iPad.
Questa è la conclusione a cui è giunto Frogboy, uno sviluppatore di customizzazioni per Windows, dopo tre settimane di utilizzo del tablet della Mela.
Frogboy sostiene che Windows rimarrà ancora centrale per lo sviluppo di contenuti, ma per la fruizione degli stessi si affermeranno sempre di più dispositivi come l’iPad.
Gli elementi a sostegno di questa tesi sono essenzialmente tre:
1. Instant on. L’iPad si accende subito. Controllare le email, gli appuntamenti in agenda, le ultime notizie o guardare un video su YouTube sono operazioni immediate, mentre con Windows occorre attendere il boot o il riavvio dallo stand by. I Netbook sono perfino peggiori, ma l’instant on è una cosa fondamentale per la fruizione di contenuti, la stessa differenza che c’è tra un VCR ed un DVR in termini di praticità.
2. Speed. L’avvio delle applicazioni su iPad è molto veloce. Nel tempo che ci si mette ad inviare una mail con l’iPad, Windows sta ancora caricando Outlook.
3. App Store. La facilità con cui è possibile scaricare le applicazioni semplifica la vita degli utenti, mentre gli sviluppatori, con altrettanta facilità, riescono ad essere ripagati per l’impegno profuso, arricchendo così la piattaforma di ottime applicazioni a buon prezzo.
Non c’è quindi da stupirsi se con queste stesse motivazioni alcuni parlamentari dell’Unione Europea hanno richiesto l’acquisto di 736 iPad, in sostituzione dei recentissimi portatili HP ricevuti in dotazione, a loro detta troppo lenti e difficili da utilizzare.