Solleticato dalle domande di Mossberg, oltre alle indiscrezioni sulla gestazione di iPhone ed iPad, l’iCEO ha sorvolato diversi argomenti satellite che, negli ultimi tempi, sono oggettivamente assurti a veri e propri tormentoni nel mondo della mela. Tra le tante cose, si parla del complicato rapporto con Google, di Adobe Flash, di Foxconn e della morte dei Personal Computer.
Riguardo Flash, Jobs confessa che non aveva in mente di iniziare una guerra con Adobe; dal suo punto di vista, credeva di operare semplicemente una scelta tecnica:
Talvolta, quando ci sbarazziamo delle cose, la gente ci chiama pazzi. Ma qualche volta è meglio tenersi solo i cavalli di battaglia, quelli proiettati in avanti. E Flash ha avuto il suo momento di gloria, ma è HTML5 che sta emergendo. Il video è migliore e funziona meglio, e non si ha bisogno di un plugin per vederlo. Cerchiamo solo di fare prodotti grandiosi.
Come dire, la questione con Adobe ricorda parecchio l’abbandono del floppy sui Mac; e considerando che allo stato attuale Apple vende qualcosa come un iPad ogni 3 secondi, forse i clienti stanno dando ragione all’iCEO. Molto interessante anche il punto di vista su Foxconn e la serie di suicidi che hanno funestato il produttore cinese negli ultimi mesi:
Foxconn non sfrutta i propri dipendenti. Hanno ristoranti e piscine. Per essere una fabbrica, è una fabbrica molto bella. [circa i suicidi] abbiamo inviato della nostra gente e qualcun altro esterno per dare un’occhiata più da vicino alla faccenda.
Riguardo a Google, e al declino del loro rapporto, le cose non sembrano sul punto di cambiare nel breve periodo. Certo, la rivalità strutturale tra le due società non è un segreto, ma sulla possibilità che il motore di ricerca per eccellenza venga sostituito coi prodotti della concorrenza (il velato accenno è a Bing) l’iCEO declina con fermezza. La ricerca online non è semplicemente il campo di Apple e comunque, aggiunge, l’acquisizione di Siri trova la sua ragion d’essere nell’eccellenza delle sue ricerche sull’intelligenza artificiale, e non certo nel search. E comunque, Jobs non soffre per il tradimento di MountainView: la sua, testuali parole, è una vita sessuale di tutto rispetto.
Su iPad e il futuro dei netbook, la metafora è di tipo storico-automobilistico:
Quando eravamo una nazione prevalentemente agricola, tutte le automobili erano simili a furgoni. Ma a mano a mano che la gente si spostava verso i centri urbani, hanno iniziato a diventare le automobili che conosciamo. Ritengo che i PC stiano per assomigliare ai furgoni. Sempre meno gente ne avrà bisogno, e questo metterà a disagio qualcuno.
Il problema quindi è culturale, più che tecnologico, le potenzialità praticamente illimitate e le possibilità ancora largamente inesplorate:
La trasformazione dei PC a nuovi form factor come il tablet rischia di rendere qualcuno nervoso perché il PC è stato con noi per parecchio tempo. Il PC è brillante, e amiamo parlare dell’era post-PC, anche se un po’ ci mette a disagio. Perché non sarebbero adatti alla creazione dei contenuti? Non può essere colpa della potenza del software, anche perché è in continua evoluzione. Questi dispositivi nel tempo cresceranno per fare nuove cose come app di produttività o editing video.
E infine, una piccola riflessione sulla guerra per la piattaforma persa con Microsoft illo tempore. Non è tanto che l’hanno persa, è che non l’hanno proprio combattuta:
Non ci è sembrato mai di essere in una guerra di piattaforma con Microsoft, e forse è questo il motivo per cui l’abbiamo persa.
Il che, in un modo o nell’altro, è davvero illuminante. Chi lo desidera, può godersi l’intervista di prima mano a questo indirizzo.