Avevamo già letto che Apple si prepara ad aprire un nuovo stabilimento produttivo in Arizona in partenariato con GT Advanced Technologies, specializzata nella produzione di vetro zaffiro. Si tratta di un progetto importante che creerà oltre 700 posti di lavoro a tempo indeterminato, senza contare le figure necessarie per la costruzione in sé. Quel che non sapevamo tuttavia era che, prima dell’accordo con la mela, la produzione di cristallo costituiva a malapena l’11% del business di GT; ora, invece, le vendite sono improvvisamente aumentate di 15-16 volte. Apple, insomma, sta puntando su questa tecnologia.
Lo ha rivelato Brian White, analista per Cantor Fitzgerald, su un articolo di AllThingsD. Fino ad oggi, il vetro zaffiro rappresentava un giro d’affari per la società di neppure 30 milioni di dollari, ma a partire dal 2014 sono attese vendite pari a un valore compreso tra 480 milioni di dollari e 640:
Non ci aspettiamo che il vetro zaffiro rimpiazzi il Gorilla Glass di Corning su iPhone e iPad nei prossimi trimestri; riteniamo tuttavia che il vetro zaffiro potrebbe guadagnare accelerazione soprattutto nelle applicazioni con form factor più piccolo e sui dispositivi high-end di Apple del futuro.
Detto in altre parole, Gorilla Glass continuerà ad essere adottato per i display dei dispositivi più voluminosi e middle-range, tipo per l’appunto iPhone e iPad. Ma il vetro zaffiro, che attualmente trova posto solo sul Touch ID e sulla fotocamera di smartphone e tablet, presto sarà esteso ai nuovi gingilli più piccoli (tipo iWatch) e a inediti prodotti di fascia alta.
Tra l’altro, grazie a questo importante investimento, non soltanto Apple si è assicurata una certa esclusività sulla tecnologia, ma può contare su un significativo abbattimento generale dei costi a mano a mano che la produzione su larga scala si fa avanti. E se la scommessa sarà vinta, per i competitor della mela si prospettano dolori.