Sia Apple che Microsoft -ma anche Cisco, Google e Lenovo- hanno recentemente espresso interesse nell‘acquisizione di alcune parti di BlackBerry, notoriamente in difficoltà da qualche tempo. In particolare, a far gola sono i brevetti e gli asset di proprietà intellettuale; un tesoro cui tuttavia il consiglio d’amministrazione della società non intende rinunciare facilmente. Lo rivela Reuters, che scrive:
Il CdA BlackBerry non ritiene che la frammentazione della società sia attualmente nei suoi interessi, sebbene Microsoft, Apple e Lenovo, tra gli altri, abbiano espresso interesse nell’acquisizione di parti della società, secondo persone vicine alle trattative.
Il CdA ha respinto le proposte di varie società di tecnologia riguardo alcuni asset di BlackBerry spiegando che uno smembramento non assolverebbe adeguatamente agli interessi degli azionisti, che include tra l’altro gli impiegati, clienti e fornitori […].
Nonostante gli ultimi lanci di prodotto, infatti, BlackBerry ha iniziato l’anno con diversi, gravi problemi. Ci sono stati licenziamenti importanti in Ontario, parte dei quali sono stati riassorbiti da Apple di lì a poco, e a settembre c’è stato perfino una proposta di acquisto andata a vuoto da parte di Fairfax Financial.
D’altro canto, non sorprende che ci sia tanto interesse attorno a BlackBerry; il suo portfolio di brevetti, giovane e ricco di interessanti tecnologie, ha un valore stimato compreso tra 1 e 3 miliardi di dollari, e solo nel 2012 è cresciuto di ben 986 brevetti. Troppa cuccagna per passare inosservata nel ribollente settore dell’high-tech.