Ora che l’iPad mini Retina è finalmente e ufficialmente disponibile sul mercato -fino a quando le scorte terranno, quanto meno-, sul Web fanno capolino i primi benchmark del nuovo tablet mignon di Cupertino su Geekbench 3. Scopriamo così che è alimentato dal medesimo chip A7 a 64 bit che batte nell’iPad Air e nell’iPhone 5s, ma con la velocità di quest’ultimo: cioè 1,3 GHz come il 5s; l’Air, invece, va a 1,4 GHz, il che lo rende un filo più performante.
In generale, nei test a singolo core l’iPad mini Retina ha strappato 1.390 punti, mentre nel multi-core è arrivato a 2.512; si tratta di un punteggio assolutamente in linea con i risultati dell’iPhone 5s, ma lievemente inferiori al 1.466/2.856 dell’iPad Air. Se tuttavia si fa un paragone con il punteggio di 261/493 dell’iPad mini originale, il salto prestazionale appare davvero consistente.
Non è ufficialmente chiaro per quale ragioni il chip dell’iPad mini Retina giri ad una velocità di clock inferiore rispetto all’iPad Air, ma è probabile che c’entri qualcosa la dissipazione del calore; con una maggiore superficie a disposizione, l’Air si raffredda con maggiore efficienza, e poi c’è da considerare anche che il mini ha fisicamente meno spazio da dedicare alla batteria. Detto in altre parole, differenze trascurabili nelle performance, almeno dal punto di vista dell’utente medio, a fine giornata garantiscono enormi benefici in termini di autonomia.