Secondo il sito cinese di informazione C-Technology (qui la traduzione automatica di Google), Apple ha in programma di rilasciare iWatch subito dopo l’estate, e precisamente ad ottobre 2014 con un evento ad hoc.
La fonte conferma quel che già sapevamo, ovvero che a Cupertino stanno testando diversi prototipi di orologio smart, ma aggiunge anche che Apple non ha ancora deciso la misura definitiva del display; da una parte, sembra di capire, si vorrebbe favorire la leggibilità con un pannello più esteso, ma dall’altra si teme l’impatto sulla batteria da 100 mAh. Una capacità -paragonabile ai 105 mAh dell’iPod nano di sesta generazione- che appare decisamente insufficiente a soddisfare le esigenze di un dispositivo simile, tanto più che l’omologo di Samsung ne ha una da 315 mAh e non arriva neppure a 24 ore di autonomia.
Ora, se da una parte è vero che Samsung non sarebbe in grado di costruire un dispositivo con una batteria tanto piccola, questo non vuol dire che Apple non possa riuscirci, e lo diciamo con cognizione di causa. Se ricordate, quando fu presentato il primo iPhone, i competitor ne rimasero shockati: non tanto per l’evento in sé, ma perché non erano tecnicamente capaci di creare un gingillo del genere. Per RIM, era addirittura impossibile produrre un iPhone con multi-touch e un browser completo nel 2007; ma aveva evidentemente torto.
La vera sorpresa dell’iWatch che verrà, tuttavia, è che disporrà della ricarica senza fili. Grazie ad una sofisticata tecnologia a induzione potrà ricaricarsi senza cavi fino a un metro di distanza dal dispositivo di alimentazione.
Il resoconto di C-Technology appare verisimile ma contrasta coi precedenti rumors per quanto concerne i tempi di commercializzazione. Secondo Digitimes, infatti, iWatch arriverà entro il secondo trimestre fiscale del 2014, tant’è che i produttori partner sarebbero già al lavoro sulla componentistica. Purtroppo, è difficile discriminare chi dei due abbia ragione; in passato sia C Technology che Digitimes hanno spesso preso sonore cantonate.