È da tempo che Apple tenta di ridurre la propria dipendenza da Samsung per la produzione della propria componentistica chiave destinata ad iPhone ed iPad, e il primo grosso scossone arriverà nel 2015, anno in cui la produzione dei chip A9 sarà demandata in misura del 60-70% a TSMC. Lo rivela Digitimes in una recente segnalazione.
Lo scorso luglio abbiamo scoperto che la produzione di chip A9 si sarebbe basata su processi a 14 nanometri (contro i 28 nm dell’A7 iPhone 5s, iPad mini Retina e iPad Air, e i 32 nm dell’A6), ma il dubbio era se Samsung avrebbe fatto o meno la parte da leone anche stavolta. L’impressione, infatti, è che TSMC da sola semplicemente non ce la potesse fare né a livello di competitività che di quantità, ed ecco perché la società sudcoreana è ancora fondamentale quando si parla degli A8.
A quanto, però, dal 2015 gli equilibri si ribalteranno vistosamente, ed è difficile ritenere che le battaglie in tribunale degli ultimi anni non abbiano influito su questo distacco. D’altro canto, una cesura netta sarebbe risultata nefasta tanto per Apple che per Samsung; quest’ultima, infatti, è attualmente l’unico produttore sul mercato capace di offrire un tale mélange di tecnologia, capacità produttiva e prezzi.