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Aggiornamento del 25 marzo 2014, a cura di Giacomo Martiradonna.
A quanto pare, quasi tutti gli utenti iPhone e iPad -almeno quelli che li usano quotidianamente e che scaricano software- sono già passati armi e bagagli ad iOS 7. E stavolta i numeri non provengono dalle stime degli analisti e dei network pubblicitari, ma dalla fonte ufficiale: li ha pubblicati Apple stessa sulla pagina di supporto dedicata agli sviluppatori App Store.
A soli cinque mesi di distanza dal rilascio in pompa magna di iOS 7 (che ha portato tante migliorie, CarPlay e il supporto al Touch ID), e a 2 settimane dall’atteso iOS 7.1, l’85% degli utenti che accedono ad App Store ha già aggiornato all’ultima versione del Sistema Operativo mobile con la mela.
Un incremento tipico del mondo Apple, visto che su Android la frammentazione è di casa. Non a caso, Tim Cook ha paragonato l’OS mobile di Mountain View alla scarsa coesione ci cui facciamo sfoggio nel Vecchio Continente. E un uso così massiccio di iOS 7 implica anche che iOS 6 è calato al 12%; solo il 3% sul totale è fermo a versioni precedenti.
La crescita, ad ogni buon conto, è stata vertiginosa. Dopo un picco iniziale, abbiamo raggiunto subito il 74% di diffusione a dicembre, per arrivare all’80% a gennaio 2014.
iOS 7 è installato sul 78% degli iPhone, iPad e iPod touch in circolazione
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A distanza di tre mesi e mezzo dal suo debutto ufficiale, iOS 7 è già installato sul 78% degli iPhone, degli iPad e degli iPod touch in circolazione e connessi all’App Store. Numeri enormi che non provengono dalle società di analisi ma direttamente da Apple sulla pagina di supporto dedicata agli sviluppatori.
Allo stato attuale, dunque, iOS 6 resiste sul 18% dei gingilli con la mela che si connettono con regolarità all’App Store, mentre le versioni precedenti -messe assieme- non superano il 4%. Si tratta di stime tra le più accurate che possiamo sperare di reperire su questo fronte, visto che provengono direttamente da Apple, e che mostrano la spinta innovativa di questo ecosistema.
Soltanto a dicembre, gli esperti parlavano di un tasso d’adozione del 74%, contro percentuali risibili dell’ultima versione di Android; uno stato delle cose che ha spinto la mela a chiudere ufficialmente i ponti col passato e le tecnologie obsolete. Ecco perché, a partire dal prossimo 1 febbraio, su App Store non verranno più accettate app o update che non poggino in toto sulle API e le feature di iOS 7. Questo significa che gli sviluppatori dovranno fare un po’ di straordinari in questi giorni, ma anche che noi utenti godremo di un ecosistema florido, aggiornato e omogeneo in tempi record.