Stando agli impietosi grafici di Canaccord Genuity riportati da Fortune, le prestazioni finanziarie di Apple nel campo dell’industria telefonica mobile sono semplicemente eccezionali. E la storia è sempre la stessa: nella prima metà del 2010 ha venduto parecchi meno telefoni rispetto ai competitor, ma nel grafico a torta si è comunque assicurata profitti che superano quelli di Nokia, Samsung e LG. Messi assieme.
Per la precisione, dall’inizio dell’anno Cupertino ha piazzato qualcosa come 17 milioni di iPhone in giro per il mondo, vale a dire una frazione risibile dei 400 milioni di dispositivi commercializzati dai principali tre competitor Nokia, Samsung e LG. Parliamo del 39% dei profitti accaparrati dalla mela, contro il 32% degli altri tre. Il resto, briciole:
Siamo sorpresi della capacità di Apple di monitezzare i suoi prodotti innovativi vendendo prodotti consumer ad alto margine che portano a risultati finanziari rispettabilissimi e trend di crescita per tutti gli azionisti. Un esempio ne è il mercato della telefonia cellulare; laddove la maggior parte dei produttori fatica a raggiungere un profitto o ad allinearsi al 10% di margini operativi (uniche eccezioni, RIM e HTC), stimiamo che Apple possa vantarsi grossomodo del 50% di margini lordi e di un 30% abbondante di margini operativi per i suoi prodotti a brand iPhone.
Questo fenomeno rappresenta la naturale evoluzione di un trend iniziato nel 2008, quando i profitti per Cupertino si assestavano sul 20%, e continuato per tutto il 2009, anno in cui i profitti raggiungevano il 32%. Per questa ragione, conclude la ricerca, Apple è regina incontrastata “in ogni misurazione con l’unica esclusione del numero di unità vendute”.