Alcune fughe di notizie, giunte a Cult of Mac, segnalano che l’iPhone 5 potrebbe montare un chip Near Field Communication (NFC) per le transazioni monetarie. La tecnologia NFC fa uso di una connessione wireless a corto raggio che permette -tra le altre cose- usare lo smartphone come se fosse un portafoglio elettronico.
La tecnologia NFC è all’ora attuale parecchio usata in Estremo Oriente e si prevede un suo forte sviluppo in Occidente nei prossimi anni. I primi tentativi stanno facendo capolino: a Milano era prevista per il 2010 una sperimentazione di mobile-ticketing per utilizzare il cellulare per comprare e validare i biglietti dell’autobus o della metropolitana, ma Telecom Italia e ATM (l’azienda milanese di trasporto pubblico) hanno poi scaricato tale tecnologia, preferendo di transazioni basate su SMS. Se Apple incorporasse NFC nei suoi prodotti, lo sviluppo degli usi di questa tecnologia ne verrebbe senz’altro accelerato
Un’ulteriore sorpresa viene dall’uso che Cupertino prevede fare del chip NFC dell’iPhone 5. Infatti, sembra che Apple stia attivamente incoraggiando la ricerca per applicare il NFC ad applicazioni remote. In particolare, un iPhone NFC permetterebbe di caricare molti dati ed applicazioni da un Mac, per poi usarli in un altro computer compatibile. Una volta allontanato l’iPhone dal “computer ospite”, questo ritorna nel suo stato originario, senza nessuna traccia di dati o delle applicazioni momentaneamente trasferite.
Dalle informazioni filtrate, le funzionalità dell’iPhone 5 verrebbero così estese per accedere ai dati dell’utente, che potrebbero poi venire salvaguardate su MobileMe o usando Back to My Mac per collegarsi e scaricare i dati nel computer di casa.
Per stare al passo con queste applicazioni, Apple dovrà integrare maggiormente il cloud computing ed altri elementi online in Mac OS X. Le indicazioni sull’integrazione in Lion di molte caratteristiche di iOS vanno tutte in questa direzione.
[Via Cult of Mac | Foto DigitalJournal.com]