Sulla scia degli spot della serie Your Verse, dedicata ad iPad, Apple ha creato una nuova pagina Web in cui mostra l’uso che viene fatto del suo tablet ad altezze vertiginose. I protagonisti sono gli scalatori Adrian Ballinger e Emily Harrington, alle prese con alcuni tra i picchi più impervi al mondo.
La pagina in questione è davvero bellissima, e descrive i vari momenti di ogni spedizione, dalla preparazione all’acclimatamento, con tutti i problemi che derivano dall’asprezza e dall’isolamento dei territori esplorati, senza dimenticare ovviamente la penuria di ossigeno in alta quota. Ogni avventura richiede anni di allenamento, mesi di pianificazione, molte settimane di fatica fisica che culminano con una scalata finale di 4 o 5 giorni. “Cinque anni fa,” spiega Ballinger, “era difficile perfino ottenere una mappa decente di alcuni di questi luoghi. Ora con iPad è incredibile quanto possiamo progettare in anticipo.”
Guadagnarsi un picco come quello del Monte Everest o dell’Ama Dablam, che Ballinger e Harrington hanno raggiunto diverse volte, mesi se non anni di accurata e complessa pianificazione. Prima di condurre un viaggio col loro gruppo Alpenglow Expeditions, studiano il terreno e i pattern climatici, pianificano il percorso, decidono dove accamparsi, e gestiscono l’equipaggiamento e le provviste. Fino a non molto tempo fa, erano costretti ad affidarsi a mappe cartacee non accurate o obsolete per informarmsi sui loro piani di attacco. Talvolta, le mappe di queste aree neppure esistevano. Ma ora con iPad e l’app di topografia Gaia GPS, possono vedere remote regioni montuose con grande dettaglio.
In un documentario precedente, invece, Apple aveva documentato l’esperienza di Michael Berumen, biologo marino esperto di barriere coralline; potete scorrerla seguendo questo URL. Gaia GPS, infine, costa 17,99 € (+8,99 € per l’Acquisto In-App GaiaPro) può essere scaricato da App Store. Buona visione.