Se è vero quanto si legge sulle pagine del Wall Street Journal, la sorpresa -o una delle sorprese- che Apple ha in serbo per noi nelle prossime ore potrebbe riguardare i Beatles. Dopo mille indiscrezioni a riguardo, tutte rigorosamente smentite all’ultimo, finalmente pare che il quartetto di Liverpool stia per approdare su iTunes Store.
Ovviamente né Apple né EMI Group Ltd. si sono lasciati sfuggire una parola a riguardo e, tra le righe, si legge oltretutto che a Cupertino potrebbero sempre cambiare i propri piani senza preavviso. Ma l’idea di fondo è che, oltre ai rumoreggiati servizi di streaming on demand, tra le chicche di oggi pomeriggio troveremo anche loro, i Fab Four.
Un affare che vale un patrimonio. Solo nell’anno 2009 e negli USA, quindi a distanza di quasi quarant’anni dalla separazione del gruppo, i Beatles vantano ancora 3,3 milioni di copie vendute, cosa che li pone di fatto in terza posizione per numero di album commercializzati. Ecco perché tra gli interessi di Apple c’era quello di chiudere rapidamente e nel modo più indolore possibile la questione della denuncia di violazione del copyright che si trascinavano dietro dal 1981 e che ciclicamente spuntava, condita ogni volta da nuove denunce e nuovi accordi economici.
Nel 2007 il giudice Edward Mann ha dato ragione ad Apple, con la spiegazione che l’iTunes Store non appare “in connessione diretta” con alcuna particolare musica che vende: è piuttosto un’icona dello store stesso, facendo cadere in un solo colpo tutte le pretese avanzate da Apple Corps Ltd. E fine della storia, per ora.
Quanto alle novità in arrivo, comunque, nulla è trapelato se non l’ovvia considerazione che sarà possibile acquistare i brani anche singolarmente. Al di là degli improbabili segni premonitori (“Tomorrow is just another day”, il teaser scelto da Apple per l’annuncio, ricorderebbe parecchio “Another Day”, una canzone pubblicata da Paul McCartney come solista ma scritta durante le sessioni di registrazione di “Let it Be” col resto della band), qualcuno azzarda che assisteremo ad una sorta di integrazione coi dispositivi, e torna in auge l’ipotesi di un iPod Beatles trapelata nel 2007 e lì arenata.
Meno cinque ore alla verità. Neppure tanto, a ben vedere.