[blogo-video provider_video_id=”A6g7vQAf-ghClGWxr” provider=”jwplayer” title=”CarPlay Apple su Ferrari FF” thumb=”http://bvideo.blogo.it/thumbs/A6g7vQAf-720.jpg” url=”http://bvideo.blogo.it/players/A6g7vQAf-ghClGWxr.js”]
Apple ha lanciato CarPlay lunedì scorso, con una serie di partner selezionatissimi sia sul versante automotive sia su quello software. Per quanto riguarda lo streaming musicale, curiosamente la scelta d’elezione non è ricaduta su iTunes Radio ma su iHeartRadio, una Web Radio che raccoglie la programmazione musicale di oltre 800 canali in chiaro più altre fonti, e la ripropone in un mix elaborato.
“Apple,” ha spiegato il presidente di Digital for Clear Channel Media and Entertainment Brian Lakamp, “è piuttosto selettiva circa le modalità con cui rende note le informazioni. Ci hanno reso coscienti dell’opportunità, ed eravamo entusiasti di partecipare. Abbiamo lavorato gomito a gomito con loro per costruire la demo che è stata mostrata a Ginevra.”
iHeartRadio, dunque, è stata tra le poche fortunate a godere di un accesso privilegiato alle API private di CarPlay, e sebbene i dettagli tecnici non emergano per ovvie ragioni, Lakamp sostiene che il processo di sviluppo è stato “ragionevolmente rapido.”
Le modalità con cui Apple ha tirato su il tutto è uno strato relativamente sottile che noialtri dobbiamo costruire per copiare le app esistenti che forniscono alla console parte della struttura di comando e controllo. Poi la console agisce semplicemente da telecomando per la tua app. È un’integrazione relativamente leggera. […]
Apple ci ha fornito strade parallele e un framework per l’interfaccia grafica con cui operare, il che ha reso anche questa parte relativamente semplice. È una struttura di controlli e riproduzione relativamente immediata, caratterizzata da un set molto limitato di cose che è possibile fare. Hanno una consistenza sulla piattaforma e una semplicità sui menu a disposizione che è unica di Apple.
Il che, in altre parole, potrebbe implicare che molto presto una buona parte di applicazioni presenti su App Store farà il grande salto anche sul cruscotto della nostra auto. Sempreché Apple decida di aprire le API o per lo meno di allargare il parco dei partner. Uno degli assenti più illustri alla festa, infatti, è Pandora, la nota Internet Radio da qualche tempo assurta nel limbo dei competitor della mela. E a Cupertino non fanno mai le cose a caso.