Prima lo snobbavano in molti, ma oggi forse stiamo guardando con occhio diverso il servizio .Mac. Se non altro perché il nuovo iLife ’06 sembra dover risultare fortemente limitato nelle sue funzionalità, se non abbinato al servizio di storage made in Cupertino. Che, ovviamente, non è un semplice storage, ma molto di più. Ecco, nel dettaglio, quello che c’è da sapere sul nuovo .Mac, tra servizi più o meno conosciuti.
Questa volta iniziamo subito dal prezzo: 99€ l’anno per l’account singolo da 1GB, 179 per il Family Pack (4 account). Possiamo aumentare lo spazio pagando degli extra: 49,95€ per aggiungere 1Gb, 99 per aggiungerne 3. Il tetto massimo è di 4Gb.
Lingue: forse è il caso che Apple si muova, perchè per ora dobbiamo accontentarci di un account in inglese. Oppure, se preferite, in tedesco, francese o giapponese.
Storage: cioè iDisk, il disco virtuale molto ben integrato in Tiger. Ovviamente potete accedere ai vostri file da qualunque browser (anche su Windows). Esiste una cartella pubblica, che potete proteggere con password, per condividere alcuni file con amici e colleghi.
Backup 3: potete creare un backup sul disco virtuale di tutti i vostri media contenuti in iLife, compresi i brani acquistati su iTMS. I backup possono essere programmati con facilità, e al salvataggio successivo saranno ricaricati solo i file effettivamente modificati.
Mail: ammettiamolo, l’account è molto chic, tuonome@mac.com. Ovviamente niente pubblicità, e un’interfaccia webmail semplice ed elegante. Lo spazio è condiviso con iDisk, quindi si parte da 1Gb (basta, devo dirlo, 1 Gb scarsino…). Possiamo usare 5 alias differenti.
Gruppi: questa è una cosa che mi piace molto, personalmente. Con la funzione Groups potete creare un web site protetto da password solo per la vostra cricca di amici. I siti, semplici da creare, integrano immagini, message board e calendari condivisi. Si può attribuire al gruppo un alias e-mail e un’allocazione sull’iDisk.
Sync: conoscete iSync, quello che usate per sincronizzare calendari e rubrica sul cellulare? Bene, potete usarlo anche con .Mac. Anzi, ci potete fare di più: potete salvare i bookmark del vostro Safari, le impostazioni di Mail.app e le password del portachiavi. Tutto diventa molto utile se possedete due Mac in due case diverse: un click e saranno sincronizzati intorno a .Mac.
iWeb: ed ora veniamo alle grandi novità legate ad iLife. Con un solo click, infatti, è possibile sfruttare l’account .Mac per pubblicare i nuovi blog di iWeb. Non solo, possiamo pubblicare i nostri podcast (creati con il nuovo GarageBand) e video podcast (creati con iMovie). Inoltre possiamo pubblicare slideshow in AJAX con le nostre foto. Tutte queste cose possono essere protette da password.
Photocasting: cioè condividere le foto con un feed RSS. Basta premere il pulsante presente nel nuovo iPhoto e Mac ospiterà il nostro blog esclusivamente fotografico. I feed possono essere sottoscritti da tutti, RSS è uno standard. Ma chi ha iPhoto 6 vedrà i Photocast degli amici sempre aggiornati tra le sorgenti (come i Podcast in iTunes).
Altri benefici: chi è iscritto a .Mac può scaricare gratuitamente contenuti extra per i software Apple, come nuovi loop per GarageBand. Inoltre ci sono spesso sconti su altre applicazioni.
Insomma diciamo che il prezzo, in rapporto allo spazio assegnato, è ancora alto. Se pensiamo che Google regala 2Gb di e-mail a tutti… Ovviamente quel che si può fare con .Mac ed iLife si può fare con tante altre applicazioni, spesso ad un prezzo più contenuto.
Ma chi sceglie .Mac lo fa per la semplicità e per l’integrazione praticamente totale con Tiger e iLife. In questo non ci sono, e non ci possono essere, concorrenti di pari livello…
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