La disputa legale tra Apple e Samsung è quantomai interessante, non soltanto per l’esito in sé -che sposterà risorse per qualche miliardo di dollari e sposterà importanti equilibri- ma soprattutto per le tante informazioni confidenziali che costringe a stillare pubblicamente. È così, ad esempio, che è venuta fuori la consapevolezza di Cupertino della necessità di rivedere i propri piani e di lanciare un iPhone meno costoso e con display più grande. Ed è così che apprendiamo la priorità numero 1 di Samsung per il 2012, che non è creare lo smartphone migliore del mercato, ma battere semplicemente Apple.
La nuova serie di documenti finita agli atti, e dunque di pubblico dominio, è stata ripresa da Re/code e AppleInsider, e rivela un’ossessione maniacale di Samsung nei confronti dell’avversaria. “Tutto,” si legge tra le carte “deve essere focalizzato sull’annientamento di Apple.” Il contesto è quello tribolato del 2011, con le prime cause per violazione di brevetto riguardo la linea Galaxy; una minaccia che la società percepiva come “estremamente reale e urgente.”
La multinazionale sudcoreana si spinse a prevedere le feature di iPhone 5 prima del debutto effettivo (“LTE, social networking, integrazione cloud, integrazione CE, miglioramenti a SIRI”), e azzardò perfino delle previsioni di vendita: oltre 40 milioni di unità per una quota di mercato pari almeno al 21% sul totale. Ecco perché si rendeva necessario mettere in campo una serie di controffensive per “rafforzare il brand Galaxy” lanciando nuovi prodotti, irrobustendo il marketing e combattendo il crescente interesse dei consumatori nei confronti dell’iPhone.
Samsung ha dettagliatamente enucleato la strategia di campagne di marketing “perpetue” con cui il “Galaxy Nexus si muove verso il Galaxy Note, che a sua volta si muove verso il Galaxy S3” emulando così la coerenza del brand iPhone tra tutte le generazioni di prodotto.
“Bisogna guidare le esigenze del consumatore,” si legge nelle linee guida di strategia del Samsung Galaxy. Occorre far sì che “i clienti entrino nei negozi e chiedano un Samsung. Per arrivare a questo punto, è necessario “comprendere perché i clienti acquistano Apple” e infine “sviluppare contromisure attraverso i carrier o i canali retail.”
Secondo la documentazione, l’80% di questi sforzi sarebbero stati concentrati sulle iniziative in partnership coi carrier; offerte esclusive, lanci condivisi e dispositivi a basso costo in promozione. Solo il 20% del budget sarebbe stato destinato al segmento high-end con Galaxy S3 e Note II. Sono le risorse che hanno creato gli spot che conoscete già: quello in cui si prende in giro iPhone, quello che canzona iPhone e iPad, o quello che tenta di demolire senza troppo successo iPad, Kindle e perfino Surface.
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.