Apple ha in programma grosse novità sul fronte iTunes. Una decisione che purtroppo non può più rimandare, visto che i download musicali continuano ad arrancare nonostante la fanfara che ha accompagnato il recente lancio di iTunes Radio.
La questione, scrive Billboard, è più complessa del preventivato:
“iTunes Radio non ha risolto il problema della freschezza dell’iTunes Store,” ha affermato un dirigente di un’etichetta locale. “Sebbene gli ascoltatori facciano clic sul pulsante di acquisto, il traffico generato resta confinato in numeri da prefisso telefonico.”
In effetti, soltanto il 2% degli ascoltatori di iTunes Radio poi acquista i brani mandati in onda, e nel 2013 i download musicali sullo Store di Apple sono calati del 5,7%; e mentre iTunes perde terreno rispetto a competitor come YouTube, Spotify e Pandora, il mercato nel suo complesso ha subìto una battuta d’arresto, contraendosi del 15% in pochi mesi.
Negli USA, iTunes si contende ancora il 40% dell’intera torta della musica online, mentre iTunes Radio rappresenta il terzo servizio di streaming musicale online dopo Pandora e iHeartRadio, ma per il momento ha registrato performance molto al di sotto delle aspettative, per non parlare di cocente delusione. Ed ecco perché a Cupertino si dibatte da mesi sulle iniziative da mettere in campo per smuovere le cose dalle fondamenta; e le opzioni al vaglio sono veramente grosse, tipo il porting di iTunes per Android o meglio ancora un nuovo servizio di abbonamenti musicali in stile Spotify. È lì che sta infatti il filone d’oro:
Nel mentre, negli USA Apple perde i suoi clienti di maggior valore. “Due terzi dei suoi clienti di alto valore sono volati verso i servizi in abbonamento,” ha affermato una fonte. “Questo ha aperto loro gli occhi.”
È da tempo che si parla di questa possibilità, e se ci pensate, Apple non ha molte altre alternative. Il lancio di un servizio in abbonamento le consentirebbe infatti di disporre di tutte le tipologie di offerte musicali presenti sul mercato, il che implica pure che iTunes da solo riuscirebbe a soddisfare tutti i diversi appetiti dell’utenza in modo semplice, integrato nell’ecosistema e senza ulteriori iscrizioni.
Potrebbe funzionare, certo, ma c’è da mettere in conto che stavolta la mela arriva stranamente in ritardo, e non potrà limitarsi a copiare gli altri per strappare loro i clienti. Sarà per quello che si vocifera di una “esperienza radicalmente diversa” su iTunes da qui ai prossimi 3-5 anni.
- Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.