Da qualche tempo impazza sul Web un’ipotesi piuttosto succulenta (suffragata in tempi diversi da Topolsky e Rose), vale a dire che la prossima generazione di iPad in arrivo tra poche settimane possa integrare una qualche forma di Retina Display. E invece, dopo aver contattato le proprie fonti, uno scettico John Gruber smentisce senza pietà. La risoluzione è e resta la solita, vecchia 1024 × 768.
L’idea è semplice. Almeno a giudicare da alcune piccole scoperte fatte sul Web, sembrava quasi che la risoluzione del tablet di Cupertino fosse destinata ad essere raddoppiata fino ad una densità di 2048×1536 pixel. D’altro canto, il display di GlobaDirectParts ce lo aveva fatto un po’ credere, e l’indiscrezione dello sfondo in iBooks sembrava confermarlo. Certo, per motivi di convenienza economica e possibilità tecnologiche, era difficilmente ipotizzabile che il nuovo schermo eguagliasse gli incredibili 326 ppi (pixels-per-inch) dell’iPhone 4, ma qualcosa attorno ai 264 ppi a molti non appariva un’idea peregrina.
A fare due conti tuttavia ci si rende conto che un display del genere, soprattutto su di un gingillo tanto relativamente piccolo, sarebbe oltremodo costoso. Una risoluzione di 2048 x 1536 significa esattamente 3.145.728 pixel, vale a dire appena il 17% in meno di un iMac 27″ o un Cinema Display di nuova generazione; o in alternativa, il 52% in più rispetto ad una moderna tv 50″ 1080p. Una risoluzione che richiede maggiori costi, maggiore dettaglio grafico e relativa elaborazione, nonché un uso più esoso della carica in batteria.
C’è la possibilità che Apple decida di passare ad una risoluzione intermedia, che lenirebbe gran parte dei problemi sin qui riscontrati, creandone tuttavia di nuovi. Quando, con l’iPhone 4, Apple è passata dai vecchi display LCD a 480 x 320 agli attuali 960 x 640, il cambiamento è avvenuto in maniera trasparente per piattaforma, sviluppatori e utenti. Ogni pixel sui vecchi schermi occupava semplicemente un blocco di 2×2 pixel sui nuovi; ciò garantiva che l’intero parco software esistente avrebbe funzionato senza soluzione di continuità e senza adattamenti. Adattamenti che sono comunque arrivati in seguito, quando gli sviluppatori hanno iniziato ad aggiornare le proprie app con texture, sfondi e pulsanti più dettagliati. Un escamotage non ripetibile con risoluzioni inferiori alla costosa 2048 x 1536.
E a confondere ulteriormente le acque, ci pensa John Gruber:
Ho fatto qualche domanda e, secondo le mie fonti, è troppo bello per essere vero: l’iPad 2 non avrà alcun Retina Display. Credo che lo schermo dell’iPad 2 resterà a 1024 × 768. Forse il suo display sarà migliorato in altri modi (più luminosità, maggiore efficienza energetica, minore spessore). Forse userà le nuove tecniche manifatturiere che Apple ha introdotto con iPhone 4, che portano l’LCD più vicino alla superficie del vetro touchscreen, facendolo somigliare maggiormente a dei pixel sul vetro, più che a pixel sotto il vetro. Ma le mie fonti sono decisamente certe del fatto che non vedremo alcuna 2048 × 1536 o altra super-risoluzione.
E in effetti, tra tanti rumor che indicano la “super risoluzione” citata da Gruber ce ne sono altri che la smentiscono, ad esempio quelli della ricostruzione degli screenshot di Camera.app per iPad 2. Senza contare che, alla fin fine, il termine Retina Display non indica né uno standard riconosciuto né una definizione scientifica, e ciò equivale a dire che, qualunque diavoleria Apple abbia in mente, alla fin fine sarà il marketing a infondergli un’anima.