Tutti gli spot di Apple che parlano di Intel sono irriverenti. Certo, quello della lumachina e toast li conosciamo bene, ormai. Ma anche l’ultimo, quello che celebra il matrimonio tra Apple e la stessa Intel, sembra aver provocato qualche problema alla casa dei microprocessori. Perchè? Beh, partiamo dal testo…
“I processori Intel: per anni sono rimasti intrappolati nelle piccole scatole austere dei PC, costretti a svolgere mansioni banali con fedeltà, quando avrebbero potuto fare molto di più. Da oggi i processori Intel saranno liberati, e vivranno in un Mac. Immaginate le possibilità”.
Deborah Conrad, vicepresidente di Intel, ha affermato che la sua azienda ha partecipato alla realizzazione dello spot, ma non ne ha conosciuto il testo fino alla settimana precedente il KeyNote. “Forse è stato un bene il non aver visto lo spot prima (…) noi non avremmo mai caratterizzato i nostri clienti attuali in un modo così negativo”. Insomma, ora Intel ha il piede in due scarpe, per loro la diplomazia è fondamentale.
Sembra che anche l’idea di far esordire Otellini (CEO di Intel) con quella tuta imbarazzante sul palco del MacWorld sia stata di Apple.
Nel frattempo, sul web, alcuni presentano lo spot come poco originale. Alcune scene, infatti, ricorderebbero un video musicale dei Postal Service. Personalmente, in questo caso, credo che la somiglianza sia piuttosto banale e casuale.
Pochi mesi venne accusata di plagio anche la nuova campagna iPod.