[blogo-video provider_video_id=”SOCKp9eij3A” provider=”youtube” title=”Steve Jobs’ Advice to Nike: Get Rid of the Crappy Stuff [Video]” thumb=”” url=”http://www.youtube.com/watch?v=SOCKp9eij3A”]
In una intervista di venerdì scorso con la CNBC, il CEO di Nike Mark Parker ha confermato la chiusura della divisione hardware FuelBand; con l’occasione, però, ha anche rivelato di essere “emozionato” per le future collaborazioni con Apple, soprattutto nel campo software. E il pensiero corre subito ad iWatch, il futuro smartwatch di Apple in arrivo a settembre di quest’anno.
La notizia si era sparsa, attraverso fonti anonime, una decina di giorni fa, e sembrava piuttosto perentoria. “Il produttore di scarpe,” si leggeva al tempo, “non ha gettando completamente la spugna sulla tecnologia. Piuttosto, si sta allontanando dall’hardware per riallinearsi solo sul software per il fitness e gli atleti; un cambiamento di strategia che porterà grossi benefici all’azienda nel lungo termine, affermano gli analisti.”
Quindi, se da una parte Nike ridimensiona gli sforzi lato hardware, sul versante del software rafforza la partnership strategica con Cupertino. Incalzato dalla giornalista, Parker ha addirittura affermato di essere “eccitato per la direzione presa dalla relazione” con la mela.
Parker: Continuerete a vedere il nostro impegno in quest’area, che intendiamo espandere. Oggi, abbiamo circa 30 milioni di utenti FuelBand. Speriamo di spingere questo numero fino a 100 milioni. Abbiamo partner con cui lavoriamo… ovviamente, il più visibile di questi è Apple. Lavoriamo con loro da molto tempo, e siamo estremamente eccitati per la direzione presa dalla nostra relazione.
CNBC: Non potrebbe darci qualche anteprima? Ci dobbiamo aspettare un qualche tipo di dispositivo in collaborazione con loro nei prossimi tempi? Nike e Apple?
Parker: Su questo non posso dire nulla. Si sono diffuse molte voci, a quanto ne so. Dirò soltanto che la relazione tra Apple e Nike continuerà. E io personalmente, ma anche tutti presso Nike, sono molto eccitato per quello che verrà.
L’ecosistema Fuel, insomma, è tutt’altro che morto; tornerà sotto forma di software e servizi, con l’unica differenza che l’hardware sarà fornito da qualcun altro. E a questo punto, pare anche abbastanza chiaro chi sia quel “qualcun altro” e con quale prodotto.
D’altro canto la relazione tra Apple e Nike va avanti da molti anni. È iniziata nel 2006 col lancio del kit Nike+iPod e da allora ha dato parecchi frutti, come ad esempio Nike+Move e il supporto in anteprima al coprocessore M7 lanciato l’anno scorso.
L’intervista che vedete qui sopra, infine, risale al 2010, quando Mark Parker raccontò del consiglio perentorio ricevuto da Steve Jobs in persona: “Disfatevi della robaccia e concentratevi solo sui prodotti all’avanguardia.” Un insegnamento che hanno evidentemente messo subito in pratica, e che farà molto felice anche Apple, eliminando dal mercato un potenziale concorrente.