Fatta esclusione per la maggiore velocità dei componenti chiave e per la presenza della porta Thunderbolt, i nuovi modelli di portatili Apple di fascia alta non riserbano particolari sorprese per l’utenza. Smontato da iFixit, infatti, il nuovo MacBook Pro 15″ rivela piccole migliorie e novità, ma niente di realmente rivoluzionario.
Niente trackpad maggiorato né SSD dedicata al Sistema Operativo, e il lettore ottico è sempre al suo posto: tutte quelle indiscrezioni che ci avevano fatto venire l’acquolina in bocca in realtà sono state disattese. E il disassemblaggio di iFixit ne é la conferma definitiva.
La batteria, per esempio, è assolutamente identica a quella installata di serie nella precedente generazione di MacBook Pro, mentre la RAM è lievemente più performante, e raggiunge finalmente le velocità che troviamo negli iMac. Il comparto WiFi dovrebbe garantire portata e velocità migliori, grazie all’implementazione di una nuova antenna collegata alla scheda Wireless Broadcom BCM4331.
Infine, pare che il numero massimo di dispositivi in cascata collegabili alla porta Thunderbolt sia 6, contro i 63 della FireWire e i 127 della USB. Certo, si tratta di limiti che ora come ora non sapremmo neppure come superare, visto che di fatto non esistono periferiche compatibili con lo standard, ma che in futuro potrebbero assicurare diversi grattacapi. Dobbiamo infatti pensare che alla Thunderbolt -tramite hub, adattatori e cavi- possiamo collegare DisplayPort, DVI, HDMI, VGA, USB, FireWire, reti Gigabit Ethernet e persino Fibre Channel. Insomma, in ambienti molto sofisticati, quel vincolo di 6 dispositivi in cascata può rappresentare davvero un problema. Dopo il salto, la gallery.
Disassemblaggio MacBook Pro early 2011