La Electronic Frontier Foundation (EFF), la nota organizzazione internazionale non profit di avvocati e legali rivolta alla tutela dei diritti digitali e della libertà di parola, ha pubblicato i risultati del suo consueto studio Who Has Your Back sulla gestione della privacy degli utenti da parte dei colossi dell’informatica. E stavolta Apple si è distinta per i passi avanti compiuti.
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L’analisi si concentra su sei categorie distinte, tra cui le azioni di sensibilizzazione al Congresso in favore degli utenti, la pubblicazione dei rapporti di trasparenza, le politiche in materie di privacy, la pubblicazione delle linee guida sulla gestione delle infrazioni e i termini di servizio nel loro complesso; e in tutte e sei, Cupertino si è guadagnata una stella piena.
Anzi, Apple avrebbe compiuto dei “notevoli miglioramenti” rispetto solo all’anno scorso:
Apple si è guadagnata un’onorificenza in tutte e 6 le categorie del rapporto Who Has Your Back. Il punteggio di Apple è particolarmente significativo perché negli anni precedenti la società arrancava rispetto a tutti gli altri competitor dell’industria, facendole raggiungere appena una stella nel 2011, nel 2012 e nel 2013. Apple mostra notevoli miglioramenti nel suo impegno verso la trasparenza e la privacy.
Lo studio si basa su dati empirici e pubblicamente disponibili, ma non tiene conto degli ordini governativi di sorveglianza segreta, sui quali Apple si è recentemente accordata col Dipartimento della Giustizia USA.
I miglioramenti, ad ogni buon conto, non giungono per caso. L’attenzione verso la privacy è aumentata in seguito alla deflagrazione del caso PRISM denunciata da Edward Snowden, e che ha portata alla luce un numero spaventoso di dispositivi iOS sorvegliati dalla NSA, con tanto di accesso diretto ai server della mela.
Una bomba che costrinse Apple e gli altri blasoni dell’high-tech a unirsi in uno sforzo di trasparenza che oggi inizia finalmente a dare i propri frutti.
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Oltre ad Apple, si sono aggiudicate sei stelle piene anche Dropbox, Facebook, Google, Microsoft, Twitter e Yahoo. Qui di seguito trovate la classifica per intero. Buona visione.