Net Neutrality, Apple: più banda agli utenti per iTunes Store e iCloud

Altro che neutralità dela Rete. Apple sta cercando di convincere gli IPS a fornire una corsia preferenziale per i servizi iCloud e per scaricare i contenuti dell'iTunes Store.
Net Neutrality, Apple: più banda agli utenti per iTunes Store e iCloud
Altro che neutralità dela Rete. Apple sta cercando di convincere gli IPS a fornire una corsia preferenziale per i servizi iCloud e per scaricare i contenuti dell'iTunes Store.


Apple sta spingendo l’acceleratore sulla creazione del proprio network di consegna dei contenuti (CDN, content delivery network), tant’è che avrebbe iniziato già a stipulare i primi accordi con i fornitori di accesso alla Rete per assicurarsi la priorità sul traffico da e verso l’iTunes Store e iCloud. Lo ha rivelato ad Ars Technica Dan Rayburn, un noto analista ed esperto di CDN infrastrutture Web.

Approfondisci: iCloud beneficerà della piattaforma interna di Content Delivery di Apple

Da diversi mesi corre voce che Apple stia lavorando ad una piattaforma interna di Content Delivery che utilizzerà per fornire contenuti ai clienti iTunes e iCloud con adeguati livelli di qualità e senza vincoli geografici o di ISP; ad oggi, la mela si appoggia su società terze di connettività tipo Akamai per questo genere di servizi, ma la cosa oramai ha sempre meno senso. Primo perché come noto Cupertino non ha mai amato delegare il controllo dei propri prodotti ed ecosistemi a terzi; e poi, Apple ha disseminato gli Stati Uniti di capienti Data Center, e prima o poi vorrà mettere a frutto gli investimenti fatti.

E visto che il lancio della nuova piattaforma sembra praticamente imminente, Apple sta esplorando gli accordi di interconnessione con gli ISP necessari per effettuare lo storico passaggio alla propria CDN:

Ultimamente Apple è molto occupata a predisporre un gran numero di Server Apache Traffic e a comprare tonnellate di banda, condividere postazioni, e affittare lunghezze d’onda e altre infrastrutture di servizi. La loro CDN sta crescendo rapidamente, e non ci vorrà molto prima di vedere una porzione dei loro contenuti consegnata attraverso la nuova CDN.
Per ottenere lo scopo, Apple sta attualmente negoziando accordi di interconnessione a pagamento con alcuni dei più importanti ISP degli Stati Uniti. Non dirò con quali ISP stiano parlando, e quali accordi abbiano già stipulato, ma è interessante notare che nel gran dibattito pubblico sulla Net Neutrality, e sulla reazione tra interconnessione e peer, Apple non è certamente tra quelli che si sgolano in lamentele.

Col termine Net Neutrality, o Neutralità della Rete, si intende una “rete a banda larga che sia priva di restrizioni arbitrarie sui dispositivi connessi e sul modo in cui essi operano, cioè dal punto di vista della fruizione dei vari servizi e contenuti di rete da parte dell’utente finale.” Una rete, in altre parole, in cui tutti i pacchetti di dati hanno la medesima priorità, a prescindere da chi li ha richiesti e chi li ha generati, foss’anche Apple col suo portafoglio a fisarmonica. Un principio difeso da utenti e associazioni, e che ha a che fare con la libertà degli individui; un’Internet non neutrale potrebbe infatti decidere di rendere inaccessibili informazioni o servizi giudicati sulla base di convenienze o interessi diversi da quelli degli utenti stessi.

Approfondisci: La Net Neutrality diventerà legge in Europa

Negli Stati Uniti questi tipi di accordi stanno diventando sempre più frequenti, soprattutto quando in ballo ci sono colossi come Netflix, Microsoft e Google, con le loro quantità soverchie di dati. E che loro ci provino ha perfettamente senso: è il legislatore, purtroppo, che dovrebbe mettere un freno a certi appetiti.

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