Partendo dalla constatazione che un’azione Apple oggi vale 40 volte più che 7 anni fa, qualcuno s’è chiesto cosa sarebbe successo se, invece di comprare un computer con la mela, avesse piuttosto acquistato l’equivalente in azioni. Chi, ad esempio, avesse desistito vedendo un Apple PowerBook G3 250 e avesse investito quei 5.700$ in borsa, ora si troverebbe tra le mani un bel gruzzoletto di ben 330.563$.
Le tabelle comparative sono state redatte da Kyle Conroy attingendo ai dati conservati scrupolosamente da alcuni amanuensi del Web e calcolando i valori delle azioni in base ai parametri più aggiornati possibile. Ma se in quegli anni – nel 1997 chi scrive non era neppure maggiorenne- non disponevate di una cifra del genere, saltiamo a tempi più recenti. Se nel 2003 aveste glissato sul Power Macintosh G4 1.42 DP con FW 800 e coi suoi 2.699$ aveste invece preso azioni di Cupertino, ora vi trovereste tra le mani un piccolo patrimonio di 100.270$. E senza esagerare coi computer più costosi, sarebbe bastato rinunciare alla busta A, un iPod di terza generazione da 10GB a 299$, per trovarsi tra le mani la busta B: più di 11.600$ in valsente.
Una discreta sommetta, soprattutto di questi tempi, che però implica la rinuncia a migliaia di ore di musica sul treno, in palestra o nel letto di casa. Un baratto cui, sospettiamo, non tutti avrebbero acconsentito tanto a cuor leggero.