Aggiornamento del lunedì 9 giugno 2014, a cura di Ruthven.
La preoccupazione per la privacy degli utenti di iOS ha fatto sollevare qualche sopracciglio in passato; per esempio, sin da iOS 6, le applicazioni devono prima ottenere un esplicito consenso da parte degli utenti prima di poter accedere a informazioni personali o sul dispositivo in uso. Un importante cambiamento reso necessario dallo scandalo Path che causò gli strali di Tim Cook e perfino l’interessamento della Casa Bianca. A causa delle violazioni protratte da Path -e chissà quante altre app di terze parti- alla fine Apple è stata costretta a introdurre un sistema di controlli molto profondo, e con iOS 8, la gestione della privacy relativa ai dati del GPS sarà perfino più sofisticata.
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Un’altra funzionalità di iOS 8, che va nella stessa direzione di difesa della sicurezza, è la capacità di cambiare casualmente l’indirizzo MAC del dispositivo, mentre si cerca una rete Wi-Fi alla quale connettersi. Alcuni sviluppatori hanno infatti fatto notare su Reddit che l’indirizzo MAC usato per la ricerca di reti Wi-Fi nelle vicinanze non è sempre lo stesso di quello reale del dispositivo. Ricordiamo infatti che è questo indirizzo MAC che identifica univocamente i nostri smartphone e computer nelle reti alle quali si connette, ed è quindi una caratteristica “personale” di ogni dispositivo.
Solo una volta che l’accesso alla rete sia stata consentito, allora la connessione avviene con l’indirizzo MAC reale. Si tratta di un’importante precauzione in difesa della privacy e della sicurezza degli utenti, in quanto le agenzie di pubblicità e di analisi usano regolarmente questa “etichetta digitale” per raccogliere dati sui dispositivi alla ricerca di reti Wi-Fi.
Lo stesso New York Times ha lanciato l’allarme lo scorso anno, pubblicando una storia che narrava di esperimenti condotti dalla Nordstrom e numerose altre aziende di marketing per registrare gli indirizzi MAC di dispositivi anonimi. La Euclid Analytics ha spiegato come gli indirizzi MAC degli iPhone vengano usati per tracciare i clienti.
Sarà anche vero che gli indirizzi MAC non rivela l’identità dell’utente in possesso del dispositivo tracciato, ma rimane comunque un modo per seguire una persona nei suoi spostamenti ed è un dato usato per aiutare i clienti “migliorando i negozi e quando offrire promozioni e sconti, oltre che a misurare l’effetto delle campagne pubblicitarie e decidere quanto staff impiegare”, fanno notare da Euclid Analytics.
Non solo i dispositivi Apple sono vittima di questo spionaggio da parte dei pubblicitari, ma anche quelli Android o Windows Phone. Solamente Apple però, fra i vari produttori, sta mettendo in opera una funzionalità con iOS 8 per frenare questa pratica che invade la privacy dell’utente.
iOS 8 e sensori GPS, migliora la privacy degli utenti
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Scritto da Giacomo Martiradonna – venerdì 6 giugno 2014
Nella Beta di iOS 8 rilasciata solo pochi giorni fa al WWDC 2014, gli utenti hanno scovato una nuova feature che monitora esplicitamente gli accessi alle informazioni di geolocalizzazione, rendendo così praticamente impossibile commettere abusi. E così, quando un’app (anche di sistema, quindi di Apple) si serve un po’ troppo spesso del GPS, il sistema produce un avviso che recita:
“App Store” sta usando la tua Posizione in background. Vuoi continuare a consentirglielo?
Per quali ragioni App Store abbia bisogno di tali informazioni quando non è nemmeno in uso, è uno dei misteri della tecnologia. Ma la feature va sicuramente nella direzione giusta, difendendo il sacrosanto diritto alla trasparenza degli utenti.
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E il bello è che se l’app non accetta di sottomettersi a questa policy più stringente, il sistema le inibisce qualunque tipo di ingerenza nei fatto nostri. Finalmente.
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