Sono passate solo poche settimane da quando Apple ha ufficializzato l’acquisto di Beats Electronics e di Beats Music, e a Mountain View a qualcuno è scattata l’invidia aquisitionis. E così, emulando l’avversaria, Google ha fatto un passo simile, portandosi a casa il servizio di streaming musicale Songza.
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Lanciata nel 2007 e rinnovata profondamente nel 2011, Songza offre un palinsesto molto variegato di raccolte di canzoni create da esperti del settore, e pensate per fornire la colonna sonora ideale ai diversi attimi di vita degli utenti. I titolo sono inequivocabili: Working Out (Allenamento), Waking Up Happy (Sveglia Felice), Feeling Confident (Sicuro di Me) e così via.
Un approccio molto simile a quello adottato da Beats, coi suoi curatori musicali di playlist; esiste perfino una feature chiamata “The sentence” che permette di trovare automaticamente i brani giusti per un determinato luogo, una sensazione o un genere. Il tocco umano, in ogni caso, è il minimo comun denominatore dei due servizi, e la ragione principale per cui è partita l’acquisizione da Cupertino. Ma le similitudini non finiscono qui.
Apple ha già annunciato che non ci sarà alcuna fusione tra Beats e iTunes o iTunes Radio, e la stessa cosa avverrà con Songza; l’unica differenza, per quanto è dato sapere fino ad oggi, consiste nel fatto che alcune delle feature di quest’ultima verranno integrate in Google Play Music e nei futuri servizi Google. Il salto sulle piattaforme avversarie è praticamente scontato da ambo le parti:
Non abbiamo in mente alcuna modifica immediata a Songza, che continuerà a funzionare per gli utenti comuni come al solito. Nei prossimi mesi, esploreremo modi per portare quel che amate di Songza su Google Play Music. Ma cercheremo anche di integrare questo gigantesco patrimonio di esperienza nel campo musicale su YouTube e altri prodotti Google.
Altra differenza tra i due: mentre Beats Music possiede più di 250.000 iscritti, Songza ne vanta circa 5 milioni; si tratta in ogni caso di bruscolini se paragonati a servizi come Pandora, Spotify o la stessa iTunes Radio. D’altro canto, Songza è completamente gratuito grazie al modello ad-supported mentre Beats Music richiede un abbonamento.
Sfortunatamente, né l’una né l’altra sono disponibili sulla localizzazione italiana dell’App Store, il che significa che non potrete provarle, a meno che non possediate un account statunitense.
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