Secondo le stime di Charlie Wolf, analista per Needham, cresce a ritmi frenetici la popolarità del Mac soprattutto nel mondo corporate, di solito più stabile e meno prono ai cambiamenti. Una crescita significativa, soprattutto perché avviene alle spese di Windows.
Nel comparto business, le consegne di computer Apple sono salite del 66% nel primo trimestre fiscale del 2011, mentre l’intero mercato PC non superava il +4,5%. Ciò significa, in altre parole, che il 3% dei computer corporate ora ha una mela sopra: un valore che non riscontravamo addirittura dal 1997.
E a quanto pare, la crescita è più marcata nei business molto piccoli e molto grandi, segmenti in cui Apple segna rispettivamente un +94,7% e un +80,4%. Ma risultati eccellenti sono stati registrati anche negli enti governativi, in cui Cupertino ha fatto un balzo di +155,6% laddove il resto del mercato arriva ad appena un più 2,3%. E curiosamente, è calma piatta nel mercato educational: lì il Mac segna appena un +1% mentre i competitor in blocco perdevano quote pari al 6,5%. In altre parole, si tratta di un buon posizionamento visto l’andamento generale.
Un risultato che si spiega in buona parte col triplo effetto halo derivante dal successo di iPhone, iPod e soprattutto iPad, e che nel tempo è stato ulteriormente corroborato dagli sforzi nel retail compiuti con gli Apple Store. In generale, comunque, ci sono buone notizie anche nel mercato home, che poi è il core business di Apple, con un +21,6% rispetto al -4,4% del resto dell’industria. E mentre negli USA, in Europa e Giappone le consegne di PC Windows si sono inabissate del 10% fino al -20%, Apple ha segnato una crescita di almeno 8 punti percentuali, proprio mentre portava a casa un incredibile +70% nei mercati asiatici.