Aggiornamento dell’8 agosto 2014 – A cura di Rosario.
Non c’è stato nessun divieto di acquisto dei prodotti Apple per le agenzie governative in Cina: adesso possiamo dirlo ufficialmente, dopo l’intervento delle autorità per chiarire definitivamente la serie di voci di corridoio che si erano inseguite nelle ultime 48 ore.
È stato il Central Government Procurement Centre a smentire il divieto, seguito dal Ministero delle Finanze cinese e dalla stessa Apple, che di fatto non avrebbe mai avanzato la richiesta di essere inclusa all’interno della lista di dispositivi acquistabili dalle agenzie, nelle modalità di cui parlavamo ieri.
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Mentre Apple ha semplicemente negato di aver chiesto di essere nella lista, Reuters ha raccolto la dichiarazione del Ministero cinese:
“Anche se Apple ha la certificazione per i prodotti a risparmio energetico… non ha mai fornito il materiale di verifica necessario e gli accordi in base alle regole in vigore.”
Le agenzie governative possono dunque continuare ad acquistare liberamente i prodotti dell’azienda americana, anche se questa non è stata inclusa tra quelle i cui dispositivi rispondono a determinati standard energetici.
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Almeno per una volta, sembra dunque scampato l’ennesimo episodio legato al crescente sospetto nei confronti degli Stati Uniti e delle sue aziende che si occupano di tecnologia, maturato naturalmente in seguito alle dichiarazioni di Edward Snowden sulle attività di sorveglianza.
Cina, i prodotti Apple non sono stati vietati?
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Aggiornamento del 7 agosto 2014 – A cura di Rosario.
Quello che ieri si pensava fosse un no della Cina ai dispositivi Apple per le agenzie governative potrebbe invece essere qualcosa di meno preoccupante per l’azienda di Cupertino. Nonostante Bloomberg riportasse la notizia con il conforto di una fonte ben informata, un nuovo report suggerisce che in realtà non c’è nessun divieto.
A cambiare le carte in tavola è il sito cinese Caixin, che a sua volta avrebbe contattato fonti vicine al Ministero delle Finanze della nazione asiatica, secondo il quale Apple avrebbe semplicemente mancato di svolgere tutte le pratiche burocratiche per essere inclusa nella lista di dispositivi acquistabili per gli impiegati delle agenzie: quello che non è ancora chiaro è se l’azienda americana abbia deciso di non partecipare, o se invece la documentazione prodotta non sia stata sufficiente.
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La cosa più importante è che comunque, pur trovandosi al di fuori della lista, i prodotti Apple non sarebbero vietati per l’acquisto, soprattutto da parte di organi che non devono sottostare alle linee guida stabilite per l’uso di dispositivi con determinati standard di consumo energetico, argomento a cui l’elenco farebbe riferimento.
Restiamo a questo punto in attesa di saperne di più, sperando che qualcuno in Apple o nel governo cinese si faccia ufficialmente avanti per chiarire la questione definitivamente.
Via | Cnet.com
Cina, prodotti Apple vietati per le agenzie governative
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Post originale del 6 agosto 2014 – A cura di Rosario.
Le accuse ad Apple provenienti dalla Cina qualche settimana fa non sono rimaste solo chiacchiere: secondo quanto riportato da Bloomberg News, la nazione asiatica avrebbe infatti vietato l’acquisto dei prodotti dell’azienda di Cupertino a tutte le agenzie governative.
La causa sarebbe naturalmente legata ai dubbi sulla sicurezza offerta da questi dispositivi, inseriti per un totale di dieci modelli in una lista che comprende iPad e MacBook, distribuita da National Development and Reform Commission e Ministero delle Finanze: a renderlo noto non sarebbero i canali ufficiali, ma una fonte ritenuta affidabile da Bloomberg.
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Reuters ha già provato a contattare, senza successo, i rappresentanti di NDRC ed Apple in Cina, dove i rapporti tra la società americana e le autorità iniziano quindi a riscaldarsi: comunque sia, Apple non è la sola, visto che anche altre società estere come Kaspersky Lab e Symantec Corp sono state escluse.
In particolare, la Cina avrebbe deciso di limitare quanto più possibile l’acquisto di forniture tecnologiche provenienti dagli Stati Uniti, soprattutto alla luce delle famose dichiarazioni di Edward Snowden sulle attività di sorveglianza.
Approfondisci il botta e risposta tra televisione cinese ed Apple
Qualche settimana fa era stata la TV di Stato cinese ad attaccare Apple, difesasi così:
“Apple è profondamente impegnata a proteggere la privacy di tutti i suoi clienti. La privacy è parte dei nostri prodotti e servizi dalle fasi iniziali di design. Lavoriamo senza sosta per fornire l’hardware e il software più sicuri al mondo. A differenza di altre società, i nostri affari non dipendono dal raccogliere grandi quantità di dati personali dei nostri clienti. Siamo impegnati profondamente a fornire ai nostri clienti una scelta chiara e trasparente di controllo sulle loro informazioni, e crediamo che i nostri prodotti lo facciano in maniera semplice ed elegante.”