Stando a quanto riportato da FOSS Patents, la controrichiesta di Samsung di mettere le mani sui prototipi di iPad 3 ed iPhone 5 per poterli esaminare non avrebbe dato i frutti sperati. Uno a zero per Apple e palla al centro, ma per un’ingiunzione di vendita negli Stati Uniti contro Samsung è ancora troppo presto.
Tutto era iniziato allorché il giudice Koh, in risposta alle accuse di violazione dei brevetti, aveva concesso ai periti di Apple (non interni a Cupertino, ovviamente) di visionare i prototipi delle future generazioni di tablet e smartphone della società coreana. E così, tra richieste analoghe della controparte -che ora scopriamo bocciate- e spot sprezzanti, la battaglia legale è andata avanti ma è presto per parlare di un autogol della difesa di Samsung. E’ il giudice stesso a esprimersi a riguardo:
Samsung è libera di argomentare, per esempio, che c’è una scarsa possibilità di confusione tra i consumatori visto che questi ultimi non incontreranno mai i suoi prodotti sugli stessi scaffali dedicati ad iPhone 4 o iPad 2, ma piuttosto con le future generazioni di iPhone ed iPad. Allo stesso modo, per quanto concerne la prossimità, Samsung è libera di argomentare che, poiché iPhone ed iPad 2 saranno presto fuori moda e commercializzati a prezzi ridotti, tali modelli non sono – o saranno presto- venduti alla stessa classe di acquirenti che comprerebbe prodotti Samsung. Scegliendo di limitare le accuse di violazione esclusivamente ai prodotti attualmente in commercio, Apple si apre a questo tipo di dispute.
In buona sostanza, da una parte Apple è avvantaggiata poiché i prototipi che ha chiesto e ottenuto di vedere erano già in circolazione; per esempio, solo di Galaxy Tab 10.1 ne esistono almeno 5.000 in circolazione, distribuiti durante l’ultimo Google developer conference. Ma dall’altra i futuri telefoni e tablet di Cupertino sono a tutt’ora coperti da segreto industriale e questo implica almeno due considerazioni: la prima, che le richieste equivalenti di Samsung si basano su preconcetti non provabili e quindi irricevibili almeno per il momento; la seconda, che Apple non potrà ottenere una ingiunzione preliminare che vieti la vendita di alcuni prodotti Samsung negli Stati Uniti, almeno fin tanto che la corte non potrà effettivamente constatare eventuali similitudini con iPhone 5 ed iPad 3, che però non escono dalle segrete di Cupertino.
Insomma, nonostante una piccola vittoria (prevedibile, oltretutto) le cose non sono affatto scontate come potrebbe sembrare. Potrebbero esserci ribaltamenti dell’ultima ora, una volta che Apple avrà mostrato alla corte le future generazioni dei suoi dispositivi mobili. E c’è da scommettere che questo non accadrà prima dell’annuncio ufficiale al pubblico, esattamente nei tempi e nei modi che la mela ha già deciso.